Mezza di Carrara, il racconto

mezza maratona

11/2/2018 Mezza Maratona di Carrara con una media da … svizzeri

Racconto di Simone Pierotti

Prima mezza maratona del 2018 per me, finalmente si torna a pestare l’asfalto dopo brevi parentesi nel cross dove per me non c’è gloria ma tanto allenamento, si dice. Decido di partecipare alla mezza maratona di Carrara perché non ci sono mai stato e perché mi piace … la medaglia in marmo! Percorso cittadino, praticamente pianeggiante, che si snoda tra Marina di Carrara e Marina di Massa, clima ideale, ci sono le condizioni per una bella giornata. Sono qua per testare la condizione, sul pacer dell’orologio inserisco “3:45”, vediamo se tengo.

Sono 400 i partecipanti, non sono moltissimi quelli da “under 1:20”, c’è semmai il rischio di rimanere isolati. Non sarà così, perché individuo e trovo quasi subito il treno giusto, un treno inizialmente a … 5 vagoni che via via perderà vagoni, fino a rimanere da solo, ma da capotreno!

Primo km di allungo, come sempre, 3.33, mi assesto gradualmente, 3:52 il 2° km, in attesa che mi aggancino altri. Qua si forma il gruppetto, c’è Daniel Nobile insieme ad un compagno, 3° km a 3:43. E’ presto, ancora troppo presto, però ho buone sensazioni. Il nostro passo è da orologio svizzero, tra 3:41 e 3:43 fissi, riprendiamo altri due più avanti, all’incirca all’8° km siamo diventati cinque. Il percorso diventa anche piacevole, si va nel centro poi si torna sul mare, tante strade e rotatorie, siamo al 10° km e non me ne sono quasi accorto. Con me ci sono alcuni atleti di casa, Daniel, Davide Benassi, un altro, la gente li saluta e li incita spesso, mi sento “straniero” ma non mi distraggo. Ho preso il mio passo e non lo mollo, qualcuno del “treno” invece inizia a cedere, 11° km a 3:46, è il peggiore, ed è tutto dire. Fase decisiva in una mezza maratona, 12° km a 3:43. Intanto si stacca anche Nobile. Il ritmo è aumentato, 3:40 poi 14° km a 3:39, il morale mi fa passare la fatica.

Con me è rimasto solo Benassi, si prosegue sul lungomare, ritmo costante a 3:45. Passiamo anche un cavalcavia, è il tratto più duro. Ci diamo una mano in due, a 4 km dalla fine la fatica si fa sentire, la strada sembra alzarsi sotto i piedi ma resto concentrato sul ritmo, so che è a portata di mano un tempo ed un piazzamento positivo. 19° km a 3:44, ho preso un leggero vantaggio su Benassi, non si molla, 20° km a 3:44 ancora, ho staccato Benassi, 21° km a 3:37, cerco di chiudere nel modo migliore, al traguardo mancano più di 97 metri a vista, il percorso è più lungo. Dopo un paio di curve ecco il traguardo, che taglio in 1:18:52, media 3:43. Sono 10° assoluto, 2° di categoria SM40. Si torna sotto l’1:19, 9° mezza maratona consecutiva (in 15 mesi) sotto l’ora e venti, una delle più regolari come andatura.

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