I principali infortuni dei Runners
Tutti i corridori hanno avuto almeno per una volta il problema degli infortuni. Ogni persona che corre va incontro a microtraumi ripetuti ad ogni uscita di corsa, dovuti al fatto che al momento dell’impatto del piede al suolo, le strutture dell’arto inferiore (ma anche della schiena), subiscono notevoli sollecitazioni, ad ogni falcata. Fisiologicamente, queste sollecitazioni tendono a sommarsi nel tempo (e negli allenamenti). Se al tutto poi aggiungiamo che non diamo sufficiente spazio al recupero tra un allenamento e l’altro o magari ritorniamo a correre troppo presto da un infortunio che avrebbe richiesto maggior tempo di guarigione e cura, ecco che entriamo in questo circolo ‘pericoloso’ e senz’altro fastidioso, che spesso ci toglie voglia, ambizione e divertimento. Abbiamo deciso di dedicare un articolo del nostro sito ai traumi più frequenti nella pratica della corsa, per dare agli appassionati una serie di informazioni che è bene conoscere a riguardo, ispirati da un’infografica recentemente pubblicata dal magazine Sempreattivi.it sugli infortuni più comuni nella pratica sportiva.
Il primo tipo di infortunio che ci viene in mente, è quello di tipo muscolare.
Si parte dalla semplice contrattura muscolare che, dopo uno sforzo intenso o poco riscaldamento, ci da l’impressione di avere un ‘cordone’ all’interno del muscolo, che da dolore e non ci da piena libertà di movimento. Solitamente il sintomo scompare dopo pochi giorni, con l’aiuto di bagni caldi, uscite blande, riposo, ma ogni caso è a sé. Discorso più articolato va fatto per gli infortuni muscolari di natura più seria, in cui le fibre muscolari si stirano o si strappano. Parliamo quindi degli stiramenti muscolari, delle distrazioni muscolari e degli strappi muscolari . In allegato altri miei articoli più specifici sull’argomento.
Un altro tipo di infortunio piuttosto comune, specie per chi adesso, con il caldo si trova a dover allenarsi in pineta o in terreni irregolari è senz’altro quello della distorsione della caviglia. Citando un altro nostro articolo la distorsione (comunemente detta “storta”) si ha quando un’articolazione viene sollecitata oltre i suoi limiti ma dopo il trauma riprende la sua posizione normale. Il trauma di solito e’ ben evidente (un urto, un piede messo male, una caduta…) e i sintomi sono caratteristici: dolore improvviso, difficolta’ a muovere la parte, gonfiore quasi immediato. Il dolore può essere più o meno violento e solitamente tende pian piano a ridursi. Le cose da fare immediatamente sono riassunte, come al solito, dall’acronimo inglese R.I.C.E. (Riposo, Ghiaccio, Compressione, Elevazione). Si rimanda all’articolo completo e approfondito.
La fascite plantare occupa i primi posti tra gli infortuni più frequenti e fastidiosi. La fascite si manifesta con il cambio di calzature, del terreno, o con il cambio di tipo di allenamento (pianura/salite). Il dolore insorge gradualmente e non è sempre ben localizzabile. Può interessare, durante l’attività, tutta la pianta del piede, il tallone, o il bordo mediale. Si rimanda, per gli interessati, all’articolo approfondito, curato sempre da noi.
Ultimo, ma non ultimo, un breve accenno anche ai traumi alla schiena. Se infatti pensate che correre possa dare problemi solo alle gambe, allora vi sbagliate. È alla schiena che si scaricano tutte le risposte d’impatto del piede sul terreno, quindi è importante mantenerla bella tonica e molto elasticizzata. Utili esercizi di prevenzione, per mantenere tonici gli addominali e la zona lombare e elasticizzati i muscoli della colonna. Non correte con il mal di schiena, ma rivolgetevi ad uno specialista per attuare un percorso riabilitativo adeguato!
Di infortuni ce ne sono molti altri, qui abbiamo analizzato i principali, ispirati dall’infografica. A presto e buona corsa!
