Allenamenti mascherati – Terza ed ultima parte

In questo terzo ed ultimo capitolo relativo agli allenamenti “nascosti”, ci rivolgiamo alle sedute tipiche del mezzofondo veloce. Inoltre vediamo come poter inserire degli allunghi sul finale della seduta senza eseguirli dopo che si è conclusa la frazione di corsa.

Allenamenti con la maschera

Per il mezzofondo veloce si devono eseguire delle sedute d’allenamento veramente dure da sostenere. La fatica lattacida è difficile da accettare e spesso gli allenamenti sono a rischio in funzione di avere un buon esito.

Nel mezzofondista il pericolo di non finire un allenamento di qualità è più alto rispetto ad un fondista.

Quando il lattato va ad inibire il lavoro muscolare, è veramente arduo portare a termine la seduta in programma.

Un esempio d’allenamento da compiere in pista per il mezzofondista è il seguente:

10×150 metri con recupero di 250 metri

 

Se i 150 metri fossero corsi ad un’andatura di 3’ al km, sarebbero compiuti in 27” a fronte di un recupero effettuato in forma morbida e in pratica ipotizziamo a 5’ al km dando un tempo effettivo di recupero di 1’15”.

Come altra scelta ne potrebbe venire fuori un allenamento corso fuori della pista d’atletica, in tratto non misurato di:

10×30” con recupero di 1’15”

Questo tipo d’allenamento può prendere proporzioni più corpose essendo diviso in serie.

Ecco una proposta:

5×150 metri con recupero di 250 metri x 3 serie. Recupero fra le serie 6’.

Si può quindi mascherare quest’allenamento eseguendolo su un prato dal fondo regolare in:

5×30”x3 serie con recupero di 1’15” fra le prove e 6’ fra le serie.


Una possibilità di nascondere le distanze per non essere vittima sempre di riferimenti cronometrici che vanno a condizionare la psiche dell’atleta, è da proporre anche per gli allunghi.

Invece di dare una distanza ben precisa, si può proporre un tempo d’esecuzione del tratto veloce.

Un esempio è il seguente:

8×15” con recupero di 1’15”

In questo modo si creano blocchi da 1’30” ciascuno.

Un altro modo di correrli può essere il seguente:

6×20” con recupero di 1’40”

Vedete che in questa circostanza si sono creati blocchi di 2’.

È sempre importante mantenere negli allunghi la massima decontrazione ed un’andatura che cresce nella parte finale della frazione.

Il recupero può essere fatto di corsa molto lenta tipo souplesse oppure di passo.

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