“Mi chiamo Tiziana Franzetti e vivo nella provincia di Varese. Nella vita faccio la parrucchiera e gestisco la mia attività da diversi anni. Sono anche mamma di due splendide ragazzine che riesco a gestire insieme a tutto il resto: casa, impegni sportivi, scuola, la mia attività e le loro. Non è per niente facile ma faccio tutto con organizzazione e determinazione.
Sono anche un’atleta: principalmente di Trail Running ma mi appassiona anche la bici da strada; insomma tutto ciò che mi tiene in movimento mi piace!
Faccio parte di una società sportiva che si chiama “100×100 Anima Trail” e, da quando mi sono data a gare Ultra, ho scelto di farmi seguire da un preparatore professionista: Stefano Ruzza. Partecipare a queste competizioni non è semplice: ci vogliono impegno e allenamento mirato per riuscire a superarle sia fisicamente che mentalmente. E, con una guida qualificata come il mio coach, sono riuscita a portare a termine gare che credevo impossibili.
Quando mi chiedono: “Ma come fai?” rispondo spesso “Non so come farei senza!””
Tiziana ci concede qualche minuto del suo prezioso tempo per una breve intervista a CorseInVetta
Qual è il tuo primo ricordo legato alla corsa? E il più bello?
Il mio primo ricordo legato alla corsa è indimenticabile. Hai 39 anni, ti svegli una mattina e decidi che hai bisogno di stare un po’ da sola per tanti motivi; esci per camminare sulla pista ciclabile, noti delle persone che corrono e ci provi pure tu. 4 km in poco meno di mezz’ora; tempo imbarazzante ma la serenità e quella sensazione di benessere che mi ha lasciato subito dopo, mi ha “costretta” a tornare il giorno dopo e quello dopo ancora.
Ogni corsa/allenamento/gara per me è un momento bello ma il ricordo di uno dei miei primi Trail con, all’arrivo, le mie figlie che mi aspettavano e che mi hanno accompagnata al traguardo per mano, credo sia il più bello di tutti.
Ricordi quando hai deciso che questa passione ti avrebbe accompagnato per tutta la vita?
Non pensavo che la corsa si radicasse così tanto in me. Non ho mai pensato o deciso di smettere. Un amore a prima vista e per tutta la vita: nella gioia e nel dolore.
Pratichi Trail? Se sì, quando ti sei avvicinato a questa disciplina?
Ora sono da qualche anno principalmente una trailrunner e da un paio mi cimento anche nelle Ultra. Quando ho capito che la corsa su strada mi stressava, perché la regola era correre e dannarsi per dimostrare che non eri una schiappa, ho cominciato a girare per i boschi di casa. Lì ci fu una vera e propria rivoluzione nella mia testa.
Preferisci allenarti da solo o in gruppo?
Faccio parte di una società sportiva locale che si è imposta parecchio sul territorio soprattutto nel mondo Trail. Mi piace tantissimo correre e allenarmi con i compagni di squadra e, spesso, sono organizzatrice e promotrice di allenamenti di gruppo. Ma le sensazioni e le emozioni che provo quando mi alleno in solitaria sono impagabili, non posso farne a meno.
A prescindere dall’esito, cosa provi dopo un allenamento o dopo una gara?
Dopo un allenamento, quello che desideri è la soddisfazione generata dagli sforzi e dalle aspettative che cerchi di superare per prepararti al meglio sugli obiettivi della gara. Ma quando, poi, sei lì pronto a partire per il tuo “viaggio”, si azzera tutto. Non conta più niente, solo la voglia di farcela e ti immagini già all’arrivo.
Quasi mi emoziono al solo pensiero di quando alzo le braccia felice tagliando il traguardo. Non è mai una questione di tempo o posizione in classifica.
Hai una gara che ti porti nel cuore?
Tutte! Tutte le gare che scelgo di affrontare mi lasciano qualcosa di bello e indelebile che conservo con cura. “La Restonica UTMB”, in Corsica è stata spettacolare ma quella che mi ha segnata più di tutte per le difficoltà incontrate è la “GTC 100K Gran Trail” di Courmayeur. Una grande prova e non solo fisica: bellissima.
Hai un luogo dove preferisci allenarti?
Il posto preferito è ormai diventato la mia seconda casa, nel Parco Regionale del Campo dei Fiori nella provincia di Varese. Noi lo chiamano il “nostro Luna Park!”
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Ho un obiettivo grandissimo quest’anno: affrontare una gara che mi porterà a stare fuori per 2 notti. Capire come gestire e come relazionarmi con questo viaggio non è facile ma ci proverò. Intanto, nel pieno di questa stagione, ho già superato molto bene la “Vesuvio Ultra Marathon 80K”. A fine giugno, affronterò la “Doppia W 70K”, in Valtellina e poi i veri obiettivi: a luglio la “Eiger 100K UTMB” in Svizzera tedesca e poi dritta verso i primi di ottobre a Nizza per la “160K UTMB”. Comunque vadano, sono pronta a viverle con tutta la forza che ho.
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