
La gazzetta di Clara ep. 13
“Cosa vuol dire essere atleta?”
Cara lettrice, caro lettore,
magari è la prima volta che incontri un mio testo. In questo angolo racconto dei miei pensieri di “Atleta”, come è solito chiamarmi il mio allenatore. Talvolta ho ancora difficoltà a vedermi tale. Poi faccio un respiro profondo e mi ricordo di tutto l’amore, la dedizione, la disciplina, la cura dei particolari, la volontà di ripartire da meno di zero, l’applicazione, la forza che ho sempre messo nello sport. Così sorrido e accetto questa definizione, nei confronti della quale, talvolta, penso di non essere all’altezza. Durante la mia crescita mi è stato insegnato che atleta è colui che gareggia, colui che se non sempre, la maggior parte delle volte, vince o arriva a podio. Atleti sono quelli con uno sponsor, persone che vanno regolarmente a fare raduni e magari anche gare internazionali. Se ragiono su questi miei pensieri mi rendo conto che tutti questi elementi sono caratteristiche puramente oggettive e limitative. Essere atleta sarebbe quindi ricoprire un ruolo con determinate caratteristiche che possono essere elencate? Se, per esempio, non fai gare o non hai uno sponsor, non puoi quindi essere definito atleta?
Mi scuso per la banalità di queste ultime frasi. Mi sembrano domande quasi inutili. Forse riterrai, che la risposta sia dopotutto elementare, dal momento che non esistono solo il bianco ed il nero. A pensare in questo sistema costruito da categorie, mi accorgo immediatamente come in me si alimenti un sentimento di rabbia. Per me essere atleta è qualcosa di molto più intimo. È un processo interno, una volontà, una passione per la disciplina che abbiamo scelto. Non voglio negare che ci siano aspetti o situazioni che ci permettano di definire un atleta in modo oggettivo, ma allo stesso tempo essere atleti è una sensazione, una volontà o, se preferite un modo d’essere, uno stile di vita. È quella passione per qualcosa che ci permette di amare quel movimento tecnico, quell’atmosfera in cui ci immergiamo. Io mi sento atleta quando vedo che corro per amore e, nel mio quotidiano, un passo alla volta, con serenità e naturalezza, pongo attenzione nei particolari.
Questo è un mio tentativo per sentirmi libera di affermare la mia indole al di fuori dei condizionamenti, dei giudizi e dei ruoli che la società ci impone. Libera di volare.
Grazie per aver letto questa pagina. Se ti fa piacere, sono curiosa di leggere la tua definizione della parola “Atleta”.
Cari saluti,
Clara
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