

Intervista: 10 domande al runner
Maurizio Guidi
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Qual è stato il miglior allenamento della tua carriera?
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E’ difficile valutare il miglior allenamento in quanto influiscono diversi fattori di carico, periodo e per quale gara viene effettuato ma per dirne uno recente un lungo prima di una maratona dove feci 3 ore e 15 di collinare dove tu (Santucci) mi sottolineasti “svelto”, fu un buon allenamento ma per farlo bene (come feci) ci sono stati dietro altri allenamenti più o meno ben riusciti.
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L’allenamento più duro che hai fatto?
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Per me l’allenamento deve essere impegnativo. Duro e angosciante lo diventa se lo interpreti male quindi vuoi strafare o se non è alla tua portata. Comunque i 2000m richiedono grande concentrazione.
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Che percorsi prediligi fare in allenamento?
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Pineta, bosco, montagna, ma anche passeggiata, lungomare e….l’importante è correre.
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Che tipo di allenamento preferisci?
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In salita dove sei costretto a non mollare perché altrimenti ti fermi.
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Ti piace più allenarti da solo o in gruppo?
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Di solito corro da solo per motivi legati al lavoro ed alla famiglia quindi quando ci riesco mi esalta correre in compagnia soprattutto quando il programma prevede delle prove sulla velocità o test, allora c’è anche una rispettosa, ma non troppo bagarre. Ho corso da solo i lunghi per una maratona, per un’ultra, ho fatto dei lunghi in bici da solo quando facevo triathlon ma a me non è mai pesato allenarmi da solo: subentra un’altra filosofia, fascino, sei piacevolmente in contatto con te stesso……..se te che leggi non hai mai corso comincia a farlo capirai meglio cosa voglio dire.
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Qual è stata la tua migliore gara?
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La prossima…
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Quella più bella a cui hai partecipato?
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Ho partecipato a diverse gare sia lunghe come maratone dove l’atmosfera e la coreografia la fanno da padrona, Ironman o triathlon sempre sulla lunga distanza dove la partenza in acqua al mattino presto è molto suggestiva percorsi in bicicletta il più delle volte in montagna tipo le alpi marittime della costa azzurra, ma anche in gare da poco più di un’ora, tipo Gorfigliano che dopo aver fatto 2 km di mulattiera ti trovi davanti il monte Pisanino innevato (se riesci ad alzare la testa)…
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Un aneddoto relativo ad una gara?
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Maratona del Mugello km 35 mi si affianca uno dell’organizzazione dicendomi: “Dai che il quinto dell’Atletica Castello è saltato” …penso ma è il Viegi, mio amico e compagno di corsa che in quella occasione ci giocavamo lo scettro, ebbene, pur essendo già al limite, o cosi pensavo, ho aumentato il ritmo in maniera decisa, ma al 40° km il “cadavere” non era il Viegi, ma un suo compagno di squadra……… all’arrivo sia io che Viegi pensavamo di ridere ma non avevamo la forza di farlo…
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Ci racconti un sogno che hai fatto relativo alla corsa?
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No, non ne ricordo, ma per fortuna continuo sempre a farne ad occhi aperti.
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Cosa ti regala la corsa?
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Fisicamente qualche doloretto la mattina appena alzato tipico da uno che dovrebbe “attaccare le scarpe al chiodo”, mentalmente quello che al chiodo può attaccarci un bel quadro.
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