
Dopo 2 anni, con Carlo e Massimo abbiamo affrontato nuovamente la “sfida” dei 10 campanili.
Abbiamo studiato il percorso cercando di non fare spostamenti importanti e di raggruppare in un’area di dimensioni accettabili, i nostri 10 punti “sacri” di foto e piccola sosta.
Partenza ore 6.30 per non incorrere nel caldo più torrido delle ore centrali del giorno, anche se in parte vi abbiamo sconfinato raggiungendo l’ultimo campanile abbondantemente dopo le 10.
Partenza da Piano di Conca in direzione Stiava e Bargecchia, il cui campanile è stato raggiunto e fotografato dopo la salita dall’oleificio che voi tutti conoscete. Quindi Corsanico e Mommio Castello in “rapida” successione, per poi inerpicarci e raggiungere Pedona.
Una sorsata d’acqua, un gel e via attraverso Casesi alla panoramica che ci ha portato sul Pitoro e quindi in leggera discesa ad affrontare “i gradoni” per raggiungere Gualdo.
Domare Carlo non è stato semplice ma comunque attraverso la panoramica siamo scesi su Montigiano alla volta di Pieve ad Elici; purtroppo qui, complice la stanchezza abbiamo sbagliato la direzione di discesa su Pian del Quercione che ci ha portato in prossimità della Conad.
Raggiunta la chiesa, assaliti da fame d’acqua, abbiamo corrotto una gentilissima signora di un bar che “mossa a compassione” dai nostri aspetti non più di atleti ma di bradipi con circa 30 km nelle gambe e quasi 800 metri di dislivello ci ha inondato di acqua. Raggiungere il nostro traguardo a Piano di Conca attraverso la Sarzanese non è stata cosa semplice ma la gioia e la soddisfazione per il nostro ultimo campanile dopo circa 33 km di anello è stata immensa: soprattutto gli ultimi 195m del vialetto che porta alla chiesa, che mi hanno ricordato qualcosa che avverrà oltre Oceano.
Gian Piero
Leggi anche il racconto del 2021 “10 Campanili in corsa” e guarda il reel con tutte le fermate.