Primiero Dolomiti Marathon: un trail per tutti!

Primiero Dolomiti Marathon

Torna come ogni anno, durante il primo weekend di luglio, la “Primiero Dolomiti Marathon”, una gara relativamente giovane giunta, nel 2023, alla sua ottava edizione ma che vede già consolidata una notorietà tale da considerarsi uno degli eventi estivi principali di Trail running tra le valli dolomitiche.

I percorsi proposti sono quattro e ce n’è davvero per tutti i gusti e tutti i livelli, dai maratoneti esperti fino agli appassionati alle prime armi… con tracciati perlopiù agevoli e non troppo tecnici che ne fanno una gara di Trail dai risvolti particolarmente veloci.

Caratteristica comune dei percorsi è l’arrivo posizionato lungo la via principale del piccolo centro cittadino del Trentino orientale di Fiera di Primiero (722m s.l.m) e “capoluogo” dell’omonima vallata.

Il tracciato più impegnativo di 42km, con un dislivello positivo di 1242 metri (e 1543 metri di dislivello negativo), scatta da Villa Welsperg, in Val Canali, per poi snodarsi al cospetto delle maestose Pale di San Martino (patrimonio UNESCO) e del Lagorai. Si entra quindi a San Martino di Castrozza (1487m s.l.m), rinomata località turistica e sciistica, da cui prende il via anche il San Martino di Castrozza Trail di 26 km con dislivello positivo di 448 metri (e 1198 metri di dislivello negativo). Il percorso prosegue per le strade forestali e sui sentieri che raggiungono prima i prati del Lago di Calaita, gioiello turchese e punto più alto del percorso (1685m s.l.m), e poi la località di Passo Gobbera (988m s.l.m), punto in cui si innesta anche il percorso del Vanoi Trail di 16 km con 389 metri di dislivello positivo (e 703 metri di dislivello negativo).

Sono circa 1500 i partecipanti al via dell’edizione 2023 provenienti da 21 nazioni. Nonostante il meteo birichino gli atleti si sono cimentati con entusiasmo e soddisfazione lungo i sentieri della Valle di Primiero godendo, oltre che di ottimi tracciati e scorci caratteristici come il passaggio sul ponte sospeso di San Piero, anche di un’efficiente macchina organizzativa che ha saputo predisporre una segnaletica impeccabile, ristori attrezzati lungo tutto il percorso, servizi navetta puntuali ed un pasta party degno di nota.

Nonostante abbia avuto molte occasioni di frequentare queste valli e ammirare questi paesaggi, è per la prima volta che affronto il tracciato della prova di 26 km.

La giornata si presenta particolarmente fresca ed uggiosa per essere la prima settimana di luglio, le Dolomiti si nascondono dietro una lieve coltre di nebbia che a tratti regala immagini e scatti alquanto suggestivi e fiabeschi, le gambe fin dal riscaldamento non mi inviano i segnali migliori. Anche questo fa parte del gioco, mi presento al via senza aver recuperato totalmente le fatiche della Cortina Skyrace (4° assoluto!) della settimana precedente e con la testa e i pensieri già in parte rivolti verso i Mondiali assoluti di Orienteering che mi vedranno protagonista una decina di giorni dopo a Flims, sulle alpi Svizzere.

Partenza Primiero Dolomiti Marathon

Accanto a me riconosco i volti di atleti illustri della corsa off-road: Cesare Maestri su tutti, fresco vincitore di una medaglia d’argento a squadre nei recenti Mondiali di Innsbruck. Il percorso, molto corribile e mai troppo severo, permette fin dai primi metri di gara di produrre un ritmo piuttosto elevato che delinea già nei primissimi chilometri l’andamento generale di gara. Con una partenza accorta e una tattica di gara sulla difensiva oltrepasso il punto più alto del percorso in terza posizione conscio di essere piuttosto distanziato sia da chi mi precede sia da chi mi insegue. Resomi conto fin dalle prime battute delle mie condizioni poco brillanti, mi prefiggo di impostare un ritmo regolare e costante che sento possa permettermi di procedere senza cali fino alla fine. Correre oltre 90’ di gara in solitaria, con pessime sensazioni ed obiettivi meno stimolanti, praticamente delineati sin dal via, non è una situazione facile da gestire, i pensieri negativi rischiano di condizionare eccessivamente la performance del momento. Per questo reputo che, questa volta, più che un allenamento fisico si sia trattato di un vero e proprio allenamento mentale, certamente utile ad accumulare esperienza, conoscenza di sé e gestione dei momenti meno positivi che sempre, per motivi diversi, possono ostacolare la propria gara o il raggiungimento del proprio obiettivo.

Torno a casa con una nuova esperienza alle spalle, nuove strade e sentieri esplorati, nuovi avversari e persone conosciute e nuovi obiettivi già in mente da raggiungere!

Di seguito un piccolo resoconto numerico-statistico di alcuni dei dati cronometrici estrapolati dalla traccia GPS della mia gara (Garmin Forerunner 55):

Distanza totale: 26,00 km + 448m di dislivello
Tempo complessivo: 1h 37’ 51’’
Passo medio: 3’46’’/ km
FC media (rilevamento da polso): 157 bpm
Km più veloce: 3’06’’ / km (-37m di dislivello)

Km più lento: 5’27’’ / km (+79m di dislivello)

Link ai risultati di gara: www.endu.net/it

di Ilian Angeli

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