
Arrivato! Ecco un nuovo ritocco del record italiano di maratona, complimenti al fortissimo Iliass Aouani, ma il progresso è ancora troppo piccolo.. Incontentabili? Probabilmente si, ma..
Il 16 aprile del 1990 Gelindo Bordin migliorò a Boston il record italiano di maratona con il tempo di 2h08’18”. Tra l’altro vincendo quella Boston Marathon con un’impresa da brividi.
Nel 1990 il record mondiale era fissato in 2h06’50” firmato da Belayneh Dinsamo. A quel tempo dunque, facendo un rapido calcolo: il mondo viaggiava 1’28” più veloce del record italiano.
Poi il record italiano si è evoluto come nella lista a seguire:
2h07:57 Stefano Baldini (Corradini Rubiera) Londra 13 aprile 1997
2h07:52 Giacomo Leone (Fiamme Oro) Otsu 4 marzo 2001
2h07:29 Stefano Baldini (Corradini Rubiera) Londra 14 aprile 2002
2h07:22 Stefano Baldini (Corradini Rubiera) Londra 23 aprile 2006
2h07:19 Eyob Faniel (Fiamme Oro) Siviglia 23 febbraio 2020
2h07:16 Iliass Aouani (Fiamme Azzurre) Barcellona 19 marzo 2023
Considerazioni:
Stefano Baldini, nel 1997, migliorò il crono di Bordin portandolo a 2h07’57” e ad oggi, quindi 26 anni dopo, ha conosciuto un miglioramento di soli 41”.
Nel 1996 il record del mondo era ancora appannaggio di Dinsamo con 2h06’50”.
Poco dopo è iniziato un continuo progresso del record del mondo sino al 2h01’09” siglato il 25/9/2022 a Berlino da Eliud Kipchoge.
Tirando le somme dal 1996 ad oggi in Italia siamo migliorati 41 secondi, il record del mondo di 5 minuti e 41 secondi.
Significa qualcosa? Talenti, applicazione, programmazione… potremmo fare varie ipotesi. “Costruire” campioni è sempre difficile, ma l’analisi sui dati è sempre fonte di suggerimenti.
Come si lavorava un tempo? Oggi? Gli strumenti moderni ci aiutano? Il mix di esperienza e conoscenza è sempre ben modulato?
Enigmi intriganti…non rimane che risolverli o cercare di farlo con tanto entusiasmo e competenza.
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