Ad ogni sportivo sarà certamente capitato, durante un allenamento o la corsa, di avvertire una pressante sensazione di sete. Questo fenomeno, ascrivibile alla sudorazione intensa, viene arginato quasi automaticamente bevendo dell’acqua. Eppure, per chi pratica sport e spinge il proprio corpo ad affrontare situazioni fisicamente stressanti, questa fondamentale sostanza non è la più indicata per reintegrare i liquidi persi.
Scopriamo quindi come idratarsi al meglio in questo articolo!
Cosa succede quando si suda
Bisogna innanzitutto premettere che la sudorazione è la risposta del nostro corpo all’innalzamento della temperatura indotto da un’attività fisica particolarmente intensa – oltre che ad agenti esterni quali, per esempio, la temperatura dell’ambiente o l’assunzione di alcolici o cibi particolarmente piccanti -.
Per mantenere sotto controllo la temperatura, dunque, sudiamo; e facendo ciò, contrariamente alla credenza popolare, non espelliamo soltanto acqua, ma anche sali minerali. Da qui vi è la necessità di reintegrarli: basti pensare che uno sportivo ogni ora perde, in media, 1,5 litri di sudore. Questa sostanza, che è prodotta da speciali ghiandole chiamate “sudoripare” ed è leggermente acida, è la principale responsabile del senso di sete che si avverte durante una performance sportiva dato che il corpo, che necessita di ottenere indietro ciò che ha espulso tramite la sudorazione, demanda liquidi, innescando quindi nello sportivo la sete.
Ma quali sono le bevande più corrette per supportare i nostri allenamenti?
Cosa dovremmo bere per reintegrare?
La risposta più ovvia a questa domanda potrebbe essere “acqua”. Eppure, in virtù di ciò che si è detto prima, l’acqua da sola non è sufficiente a reintegrare i liquidi persi: il nostro corpo ha infatti bisogno di sali minerali (magnesio, potassio, calcio, ecc.), nonché di piccole quantità di zuccheri. È per questo che le famose “bevande per sportivi” commercializzate dalla grande distribuzione hanno tanto successo: esse – non tutte, sia ben chiaro – contengono la giusta quantità di sali minerali, zuccheri e, soprattutto, sono “isotoniche”, il che significa che hanno la stessa concentrazione di minerali presente nel nostro sangue e risultano, quindi, più facilmente assimilabili.
Oltre ad esse, è consigliato utilizzare integratori di potassio e magnesio da disciogliere in acqua, la quale può essere trasportata dallo sportivo legata al polso tramite un apposito cinturino in velcro.
In più bisogna aggiungere che, per quanto riguarda l’idratazione, essa si suddivide in tre momenti: prima, durante e dopo l’attività sportiva. Se i consigli delineati finora si applicano alle ultime due fasi della performance, per quanto riguarda la preparazione alla corsa o allo sforzo in generale, è consigliabile bere mezzo litro di acqua naturale circa mezz’ora prima dell’orario di inizio previsto, così da fornire al nostro corpo le risorse necessarie per funzionare al meglio.
In generale, in caso di una gara è consigliabile mantenere una corretta e abbondante idratazione per tutta la settimana antecedente ad essa.
Quando e come reidratarsi?
Come abbiamo avuto modo di vedere, dunque, l’acqua da sola non è sufficiente a reintegrare ciò che perdiamo sudando. È importante tenere presente che qualsiasi sia la nostra scelta – bevanda isotonica, integratore o semplice acqua, la quale è sempre meglio rispetto al non reideatarsi affatto – è consigliato bere poco, a piccoli sorsi e circa ogni trenta minuti, piuttosto che bere molto e tutto assieme. In questo modo sarà possibile evitare quella fastidiosa sensazione, che ogni sportivo avrà sicuramente provato, di avere dei liquidi sullo stomaco durante la corsa, nonché di prevenire le necessità fisiologiche derivanti dall’eccessiva assunzione di liquidi che potrebbero andare ad incidere sulla prestazione.
Ciò vale anche per il post – allenamento: mai gettarsi a capofitto su una bottiglietta d’acqua, bensì reidratarsi bevendo a piccoli sorsi e dando il tempo al nostro corpo di rilassarsi e assimilare ciò che gli stiamo fornendo.
Per approfondire queste tematiche, consigliamo questa lettura e l’ascolto della puntata del nostro podcast Ritmi Veloci – Nutrizione in Movimento entrambi a cura della Dott.ssa Ilaria Inversi, biologa nutrizionista.