
Magari pure leggendo il nostro articolo sul come affrontare al meglio l’inverno avete deciso di evitare il più possibile freddo e pioggia, e di non andare a correre.
O magari avete pensato che un classico tapis roulant può essere la soluzione a tutti i vostri problemi: di tempo, di temperatura, di meteo.
Andiamo a vedere perchè l’utilizzo regolare di questo utilissimo attrezzo, non sostituisce in realtà al 100% la qualità di un allenamento all’aperto.
Tralasciando il fatto che le sedute sul tapis roulant possono diventare noiose dal punto di vista di ambiente e paesaggio (in quanto siamo chiusi in una stanza), in realtà si possono avere problemi anche dal punto di vista della temperatura, ciò che invece si vorrebbe evitare: correre in un ambiente chiuso, dove è più caldo rispetto all’esterno può farvi durare maggior fatica e creare problemi sulla dissipazione del calore, specialmente in sforzi prolungati.
Dal punto di vista prettamente meccanico, correre su un tapis roulant ha una meccanica diversa dalla corsa tradizionale. In aggiunta a questo, la decisa componente di ammortizzamento/elasticità del tapis roulant espone, soprattutto nelle attività prolungate, nei gesti ripetuti, una maggiore probabilità di incorrere in un evento infiammatorio a carico di ginocchia e tendini di Achille, tra i più quotati.
Un dente su cui battiamo spesso, infine è quello della propriocezione e della necessità di variare il terreno. L’estrema regolarità del tapis roulant di certo non aiuta in questo, ma c’è da dire che un terreno regolare può essere un benefit, se si parla di attività blanda, contenuta, mentre non aiuta nell’allenamento specifico e ancor di più, non aiuta in vista della costruzione di una prestazione.
Per il dimagrimento, il cardiofitness, l’atleta principiante, nonchè nella riabilitazione in seguito ad un infortunio, il tapis roulant è un valido aiuto, almeno per i primi tempi. Avere un buon tapis roulant in casa può aiutare nella ricerca di una regolarità che magari ancora non ci appartiene, e usato in un ambiente climatizzato può (soprattutto in estate) essere un’arma in più per sconfiggere il caldo. In più è possibile svolgervi una attività blande magari ascoltando musica, che distrae dalla fatica delle prime uscite, quando ancora non abbiamo confidenza con lo sforzo, o impostando magari lievi cambi di pendenza o di velocità, per aiutarsi nei primi tempi a gestire le energie e imparare a capire meglio sensazioni e segnali che il corpo ci invia. Ci aiuta anche ad essere regolari nella corsa di fondo, in quanto la velocità preimpostata ci fa da locomotiva precisa al centesimo.
Lorenzo Andreini – Santucci Running