

Dalla piscina alla pista, lo sport ha sempre fatto parte della vita di Gabriel Carli.
Dopo anni trascorsi nel nuoto agonistico, nel 2016 ha trovato nell’atletica leggera – e in particolare nel mezzofondo veloce – la sua nuova dimensione.
La curiosità verso l’allenamento e la voglia di capire come migliorare la performance lo hanno portato a studiare Scienze Motorie all’Università di Pisa, trasformando la passione in competenza.
Oggi, ciò che lo affascina di più è la preparazione atletica negli sport di endurance, dove ogni dettaglio conta e ogni progresso è frutto di metodo, costanza e visione a lungo termine.
4 domande per conoscerlo meglio
1. Cosa ti ha sorpreso di più passando “dall’altra parte”, da atleta a coach?
Il percorso che mi ha portato a lavorare come coach mi ha anche reso un atleta migliore consentendomi di affrontare la corsa con maggior entusiasmo e serenità. Quando si è atleti, indipendentemente dal livello o dagli obiettivi, dopo un po’ è possibile che si sviluppi la tendenza a focalizzarsi troppo eccessivamente sui risultati, pertanto vivere la mia passione dall’esterno cercando di aiutare gli altri a raggiungere i propri traguardi mi ha fornito uno stimolo nuovo e molto appagante.
2. Qual è l’aspetto più importante dell’allenamento che spesso viene trascurato?
In linea di massima, nell’ambito della preparazione atletica nella corsa, il livello si è alzato molto negli anni pertanto non sarebbe opportuno criticare il lavoro di tecnici più esperti di me. Sia in qualità di atleta che di allenatore ritengo tuttavia che la corretta tecnica di corsa rappresenti il fattore più importante e ogni coach che si rispetti non dovrebbe mai metterla in secondo piano.
3. Un momento che ti è rimasto impresso con il gruppo?
Sono ormai diversi anni che partecipo agli allenamenti collettivi di Santucci Running quindi sarebbe impossibile scegliere un momento nello specifico, anche se ammetto di apprezzare in modo particolare gli allenamenti campestri o sulla salita del Valentino tipici del periodo invernale in quanto ho modo di sfruttare al meglio le mie qualità. Ricordo con molto piacere anche le sedute svolte sul percorso della via Panoramica, vicino al Monte Pitoro.
4. Un sogno o obiettivo personale legato alla corsa?
Come atleta, mi auguro di poter rendere al meglio delle mie possibilità in competizioni e allenamenti, riuscendo a dare il massimo. In qualità di allenatore vorrei aiutare più atleti possibile a migliorare la propria qualità di vita e a soddisfare le proprie ambizioni.
In Santucci Running ogni coach porta la propria esperienza, ma ciò che ci unisce è un metodo comune: strutturato, testato e sempre vicino agli atleti. Per questo, qualunque sia il tuo allenatore, puoi avere la certezza di essere seguito con competenza e passione.

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