Sapone e pelle, una scelta delicata!

sapone e pelle scelta

E’ importante comprendere da cosa è composto il sapone che utilizziamo tutti i giorni. Sapone e pelle sono un accoppiamenta la cui scelta è fatta troppo spesso basandosi sulla confezione di un prodotto e non sulle sostanze che contiene.

La pelle è una parte del nostro organismo, la più esterna che lavora instancabilmente per espellere acqua, tossine, grassi e che si rinnova continuamente eliminando cellule morte sostituendole con le nuove. Affinché la pelle possa respirare e rinnovarsi, mantenersi sana ed elastica, è necessario che i “rifiuti” che si formano in superficie (tossine, grasso, sporcizia, residui del trucco sul viso, ecc) vengano rimossi ed eliminati con scrupolosità con una pulizia costante dell’epidermide. Per questo il sapone va scelto tenendo conto di questo compito fondamentale. Ci vuole un sapone che lascia la pelle morbida, elastica e che non tira.

Ph della nostra pelle è naturalmente acido, e questa acidità è un fattore prezioso che ci protegge dall’attacco dei batteri ostili alla salute della pelle, pur senza interferire con la flora batterica normalmente presente, per questo sarebbe bene evitare il più possibile di alterarlo. Il sapone (intendiamo quello “vero” fatto con soda caustica, olii di vario genere come quello di palma, olivo e alloro e cocco) a contatto con l’acqua sviluppa un Ph alcalino evidentemente in contrasto con il Ph della nostra pelle. Per ovviare al problema dell’alcalinità dei saponi classici, si usano frequentemente i saponi sintetici, che possiedono valori di acidità più fisiologici.

I saponi per poter essere considerati lavanti devono contenere i tensioattivi, molecole costituite da gran parte da acqua e grassi con le seguenti proprietà: detergente (capacità di rimuovere lo sporco da cute e capelli), bagnante (capacità di aumentare il contatto fra la soluzione e la cute), schiumogeno (capacità di produrre schiuma), emulsionante (capacità di stabilizzare un’emulsione). Questi tensioattivi possono essere aggressivi e rimuovere il film idrolipidico della pelle e alterare il ph cutaneo che si traduce in secchezza cutanea, rendendo la pelle più esposta alle aggressioni esterne.

Al momento dell’acquisto del sapore è opportuno leggere l’etichetta per scegliere la formulazione migliore. Tutti gli ingredienti presenti, nei limiti di legge sono tutti sicuri, anche se alcuni sono meno consigliati di altri.

Dicitura “naturale”: naturale non è sempre sinonimo di salutare. Il termine naturale indica solo che gli ingredienti sono estratti direttamente dalla pianta o animale, ma non che non garantiscono reazioni. Spesso le essenze naturali possono essere aggressive e provocare dermatiti da contatto, come per esempio il bergamotto, il geranio, lavanda, cedro e citronella. Se gli ingredienti sono di origine naturale, il nome sarà scritto in latino, mentre se chimici saranno indicati in inglese.

 

Alcuni dei tensioattivi sono molto aggressivi, ecco quelli da evitare: gli sls (sodium laureth sulphate), gli alchilsolfati (sodium alkylsulfate), il sodio laurilsolfato (sodium laurlisulfate). Opportuno è optare per una base detergente di origine vegetale, che non altera la struttura della cute e non provoca secchezza e irritazione, soprattutto per i bambini. In questo caso sono da preferire detergenti con tensioattivi naturali abbinati a proprietà addolcenti, quali olio di mandorla, estratti di fiori di calendula e camomilla.

I conservanti, sono fondamentali per non far proliferare i batteri, soprattutto in quelli liquidi. Sono accettabili solo se indicati in fondo alla lista, tra questi c’è benzoate, methyl, ethyl paraben.

I coloranti hanno una sigla CI seguita da 5 numeri e possono essere fonte di allergia. Da evitare il zinc oxide.

Le saponette con molto profumo sono da evitare in quanto fonte di numerose allergie. Essenze e olii naturali come muschio e bergamotto sono accettati. Meglio comprare saponette neutre, se proprio non ne possiamo fare a meno, devono configurare in fondo alla lista.

No ai petrolati: evitare saponi di origine minerali come olio di paraffina e vasellina. Non fanno traspirare la pelle; i petrolati soffocano e spengono luce e vitalità cutanea.

No anche alla formaldeide: sostanza cancerogena e dannosa. Evitare sapone con etichetta che dicita dmdm hydantoin, compunds of urea.

Idratanti ammessi sono glycerin, lactid acid, panthenol, almond oil, aloe, milk e oil.

Il 90% dei problemi alla pelle sono causati proprio dal sapone che si usa. In genere sono prodotti liquidi o a pezzo, che fanno molta schiuma sulla pelle; più schiuma fanno più sono aggressivi. Spesso si sente “tirare” la pelle dopo aver lavato le mani o il viso. Ecco perché e bene optare per prodotti contenenti tensioattivi naturali, saponi ricavati da trigliceridi vegetali che non danneggiano in nessun modo la pelle.

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