Sono rientrato da uno stage tecnico a Sestriere. Ho avuto la possibilità di apprezzare varie soluzioni per allenamenti che verranno in futuro. I 2000 metri di quota rappresentano un’altitudine ideale per mezzofondisti, marciatori e maratoneti. Vediamo qualche consiglio da seguire per avere benefici dalla permanenza in quota.
Allenarsi in altura
Agosto 2008
Sono di ritorno da Sestriere dove mi sono recato alcuni giorni per seguire gli allenamenti e capire meglio le caratteristiche della zona in proiezione futura.
Ho trovato giornate di sole, vento solo a momenti. Condizioni buone per allenarsi, temperatura che oscillava fra i 10 ed i 14°.
Allenamenti in pista sono stati svolti da diversi mezzofondisti della Nazionale italiana alternati ad altre uscite di corsa lenta.
Si allenavano in quota anche un buon numero di atleti del Marocco che correvano molti km sul sentiero Bordin a
I marciatori prediligevano un percorso ondulato che portava verso il paese di Cesana a
Nel paese di Sestriere si trovano anche pendenze intorno al 15%, utili per chi cerca terreno per compiere gli sprint in salita.
L’altezza di Sestriere,
Le 3 settimane di permanenza sono consigliate per sfruttare al meglio i benefici. Dopo 10 giorni di permanenza, si cominciano ad apprezzare sensibilmente i benefici, dopo i 25 giorni in genere c’è una flessione dell’efficienza generale.
Sono dati a carattere generale e vanno assolutamente valutati a livello soggettivo.
È importante in quota avere una buona idratazione e svolgere i primi giorni dall’arrivo ad impegno moderato.
C’è da prestare attenzione nel non esagerare a correre velocemente per tempi lunghi perché la ridotta quantità di ossigeno a disposizione può creare dei sovraccarichi e di conseguenza portare a stanchezza eccessiva con la conseguenza poi di dover recuperare per più giorni e non poter svolgere il programma previsto.
L’altura è una possibilità concreta per l’incremento delle prestazioni, ma non bisogna farsi prendere la mano, c’è da allenarsi con metodo e valutare con attenzione la proposizione dei carichi.
Un pericolo è costituito anche dalla differenza delle temperature per chi viene da posti di pianura. Passare dai 30 ai 10°c rappresenta un rischio soprattutto a livello muscolare in quanto il corpo in condizioni di cambiamento rapido di temperature tende ad avere una minor scioltezza muscolare.
La gradualità nei carichi rimane quindi un’indicazione da seguire anche per questo motivo.


