Atleti abili in modo diverso

Alla scoperta delle Paralimpiadi

ATLETI ..ABILI in modo diverso

La manifestazione delle Paralimpiadi nasce con l’obbiettivo di promuovere l’attività sportiva e la competizione agonistica fra persone disabili a livello internazionale. Il coinvolgimento dei disabili in attività sportive inizialmente aveva finalità diverse, il medico neurologo e neurochirurgo britannico Guttman che le inventò era direttore presso l’ospedale Stoke Mandelville in Gran Bretagna ed introdusse lo sport del tiro con l’arco come forma di aiuto per la riabilitazione dei veterani della Seconda Guerra Mondiale. Lo scopo era quello di favorire la terapia riabilitativa puntando al miglioramento delle condizioni psicologiche dei suoi pazienti, Guttman ottenne risultati meravigliosi e nel 1948 organizzò una competizione sportiva a Stoke Mandelville che in seguito sarebbero diventati i giochi Paralimpici.

Benchè il termine faccia pensare alle Olimpiadi, le Paralimpiadi anticipate dal prefisso “para” che significa parallelo, sono rimaste una manifestazione indipendente da quella dei giochi per non disabili: dopo essere state celebrate per la prima volta a Roma nel 1960 fecero ritorno dopo tre anni nel luogo d’origine per poi seguire dal 1968 la scia dei giochi Olimpici.

Da allora si svolgono ogni quattro anni nella stessa città e negli stessi luoghi dove si disputano le Olimpiadi e dal 2001 questo accade in maniera regolare grazie ad un accordo stipulato tra il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC).

L’IPC è l’organizzazione costituita da cinque federazioni internazionali e 160 nazionali, si occupa di coordinare lo svolgimento dei giochi Paralimpici e di tutte le competizioni sportive per disabili a livello nazionale ed internazionale.

Il suo logo è composto da tre gocce di colore verde, rosso e blu segni dei tre aspetti più significativi dell’essere umano “mente, corpo, spirito” il motto ufficiale è “ Mind, Body, Spirit”.

Il successo delle Paralimpiadi è aumentato con il passare del tempo e dai 400 partecipanti di Roma del 1960 si è arrivati ai più di 3000 di Sidney 2000.

La competizione sportiva organizzata da Guttman prevedeva la partecipazione di soli paraplegici successivamente i giochi si aprirono anche ai non vedenti ed amputati fino ad aprirsi a più disabilità.

Indispensabile in modo che la competizione abbia una valenza regolare è che all’interno di ogni gara, i partecipanti siano in condizione di partire da uno stesso livello.

Ad occuparsi della classificazione degli atleti delle Paralimpiadi raccogliendo documentazioni mediche e prove fisiche è il comitato Paralimpico Nazionale.

La classificazione riunisce gli atleti che hanno un potenziale di movimento simile per categoria.

Oggi le Paralimpiadi prevedono attività per sei differenti categorie di disabili: amputati, celebrolesi, handicap mentali, disabilità visive, carrozzinati.

Le discipline paralimpiche estive sono, scherma, atletica, basket, tiro con l’arco, nuoto, tennis tavolo, tennis, pallavolo, ciclismo, equitazione, calcio a cinque, calcio a sette, judo, vela, tiro a segno.

Valentina

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