
Da qualche anno ormai la cucina asiatica è sempre più presente nelle nostre tavole, questo ci ha permesso di conoscere nuovi cibi e nuovi condimenti.
Oggi andremo a scoprire che cosa è il gomasio, quali sono le sue caratteristiche e vi lasceremo anche una buonissima ricetta con cui deliziare il palato studiata dalla nostra nutrizionista Francesca Fontanelli!
Gomasio: che cosa è
Il gomasio è un eccellente condimento utilizzato nell’alimentazione macrobiotica e nella cucina asiatica, principalmente in quella giapponese.
È una valida alternativa per salare e insaporire i cibi, composto da sale marino e semi di sesamo tostati e tritati. Spesso vengono aggiunti anche alghe e semi di girasole o canapa.
L’uso del gomasio, grazie ai semi di sesamo contenuti al suo interno, consente di arricchire i nostri piatti con acidi grassi essenziali (omega-6 e omega-3), vitamine e sali minerali come calcio, fosforo e ferro molto importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Il suo nome deriva da due parole di origine giapponese “goma” che significa appunto semi di sesamo e “shio”, sale.
Ad oggi non si fatica più a trovare questo prodotto anche in catene della grande distribuzione, ma è comunque molto facile e veloce da preparare anche in casa.
Qua potete trovare la ricetta della nostra nutrizionista!
Proprietà
Per chi ha necessità di seguire una dieta a basso contenuto di sodio, ad esempio per chi soffre di ipertensione o di problemi ai reni, questo condimento è un ottimo alleato perché permette di eliminare quasi del tutto il sale dalle nostre ricette.
Gli acidi grassi presenti in questo composto svolgono un’importante azione antinfiammatoria.
È utile per ridurre gonfiori e ritenzione idrica.
È ricco di calcio, potassio e magnesio, sali minerali che regolano la quantità di acqua presente nell’organismo e che sono molto importanti per la salute delle ossa.
Grazie a questi sali minerali, il gomasio aiuta a migliorare le prestazioni fisiche riducendo il senso di affaticamento e rinforzando le difese immunitarie.
Particolarmente indicato per bambini, donne in gravidanza e in menopausa essendo una notevole fonte di calcio.
Aiuta a combattere l’osteoporosi ed è utile per chi soffre di diabete secondario.
Le fibre presenti all’interno dei semi di sesamo (sesamina e sesamolina) aiutano a limitare l’assorbimento del colesterolo nell’intestino grazie alla loro azione antiossidante.
Attraverso il gomasio è possibile apportare piccole quantità di ferro che, ingerite quotidianamente, aiutano a ripristinare i normali livelli in caso di carenza.
Nella medicina macrobiotica
Il gomasio viene utilizzato anche a scopo terapeutico.
Per la medicina macrobiotica è in grado di abbassare il colesterolo, di favorire la digestione e di regolarizzare l’intestino.
Consigliato anche in caso di nausea e mal di testa.
Non è “magro”
Nonostante l’aiuto che ci offre, permettendoci di ridurre la quantità di sale presente nella nostra dieta, è bene sottolineare che non bisogna esagerare con le quantità: il suo apporto calorico è abbastanza elevato essendo, i semi di sesamo, ricchi di grassi insaturi.
Non è quindi adatto ad un contesto di dieta dimagrante.
Controindicazioni
Non esistono particolari controindicazioni per quanto riguarda l’uso del gomasio, tuttavia è sempre meglio utilizzarlo con parsimonia perché, nonostante la quantità poco elevata, contiene sodio.
Come si usa
Se lo si sostituisce al normale utilizzo del sale da cucina, la dose consigliata è di circa 10 grammi da assumere duranti i pasti principali.
Dalle verdure ai legumi, dai sughi alle minestre, il sapore delicato del gomasio è in grado di esaltare piatti di ogni tipo…
Viene aggiunto come condimento solo dopo la cottura, quindi a crudo, per non alterare le proprietà organolettiche.
E adesso non vedete l’ora di provare a cucinare qualcosa con il gomasio?!
Vi lasciamo qua una deliziosa ricetta della nostra nutrizionista Francesca Fontanelli… buon appetito!
