I giusti ritmi per le ripetute

A quale velocità bisogna correre gli allenamenti frazionati? Proviamo a dare delle indicazioni sulla base di un dato necessario e cioè la soglia anaerobica. Ogni atleta, o meglio il suo tecnico, dovrà però tenere conto di un’infinità di variabili. Vediamo una tabella per cercare un inquadramento generico dei ritmi possibili di sviluppo.

Le percentuali di lavoro

A seconda del tipo di adattamento richiesto devono variare le intensità delle prove ripetute ed i relativi recuperi.
Questa tabella ci dà soprattutto un esempio di andature relative ad allenamenti di potenza aerobica. Abbiamo inserito anche i 100 metri anche se esulano da un discorso prettamente energetico.
Importante nei lavori che intendono qualificare il massimo consumo di ossigeno è la durata del lavoro. In pratica diciamo che, anche se i ritmi di percorrenza dei tratti frazionati sono corretti, è necessaria una durata abbastanza ampia dell’esercizio per non vanificare gli esiti dello stesso.
Guardiamo questa tabella con le dovute cautele, senza avere la presunzione che i ritmi indicati siano centrati alla perfezione. Ogni atleta ha equilibri di sviluppo tutti suoi.
Inoltre conoscere in modo preciso la propria soglia anaerobica non è così semplice.
Il dato è facile da estrapolare a livello approssimativo, meno semplice è centrarlo con precisione. I test ed il tatto del tecnico contribuiranno ad evitare la superficialità della rilevazione.

RITMI PER RIPETUTE

Atleta con valore di soglia anaerobica pari a 3’30” al km

Distanza in metri	Differenziale al km	Incremento di velocità
100	– 31”	+ 15%
200	– 25”	+ 12%
300	– 21”	+ 10%
400	– 18”	+ 9%
500	– 16”	+ 8%
600	– 14”	+ 7%
800	– 12”	+ 6%
1000	– 10”	+ 5%
1500	– 6”	+ 3%
2000	– 4”	+ 2%
3000	0	–