I test utili per allenarsi alle giuste velocità

…sono state identificate le andature e le frequenze idonee da tenere in allenamento per eseguire ogni mezzo allenante. Abbiamo avuto inoltre un riscontro dello stato di forma e le mancanze attuali. Arrivano anche chiare risposte circa le caratteristiche del podista e di conseguenza i sistemi d’allenamento più adatti da proporre.

Test incrementale del lattato

Runner

Tempo riferimento

Tempo effettivo

Frequenza cardiaca

Lattato millimoli

——-

1°prova

4’30”

4’27”

126

1.0

4’

4’

139

1.1

3’45”

3’42”

148

1.4

3’30”

3’29”

157

1.8

3’20”

3’18”

165

2.9

3’10”

3’07”

173

5.1

3’

3’04”

176

7.4

Max

3’

177

8.6

Dopo 3’

114

8.7

Dopo 10’

104

5.8

Dopo 15’

96

3.2

Basale

80

0.8

Note: il test è stato eseguito su un atleta di 40 anni di buon livello tecnico.

I tempi della seconda colonna sono stati quelli proposti al corridore. In base alla conoscenza del suo valore ho stimato queste andature per andare in seguito a preparare un grafico che racchiude tutte le velocità di riferimento.

Nella terza colonna sono riportate le effettive velocità che il podista ha tenuto nelle progressive frazioni dei 1000 metri. Il recupero fra le varie frazioni è stato racchiuso in spazi ristretti.

Nella quarta colonna sono evidenziate le frequenze cardiache che hanno avuto tra l’altro un cammino di crescita sufficientemente lineare. E’ indicato inoltre l’andamento inverso e successivo al recupero dopo 3,10 e 15’ nei quali l’atleta eseguiva della corsa blanda.

Nell’ultima colonna è riportata la produzione lattacida in millimoli tramite il prelievo dal lobo dell’orecchio.

Riflessioni: l’atleta si è attenuto con buona precisione ai ritmi di percorrenza indicati.

Nel 1000 metri previsto a 3’ al km ha denotato qualche difficoltà ed è riuscito a toccare tale velocità solo nella prova massimale.

L’andamento delle frequenze dimostra una linea a crescere ottima, che si va inevitabilmente a comprimere sotto il ritmo dei 3’10” al km. Le frequenze non vanno molto in alto e questo è da valutare con lo studio di molti fattori, non ultimo quello che riguarda l’età del soggetto preso in esame.

Le produzioni lattacide ci parlano di un atleta d’estrazione resistente. In base alla costruzione dei grafici ne vengono fuori soglie di buon valore ed un riassorbimento del lattato discreto. Si nota come dopo 3’ dal termine del test, il lattato è aumentato di 0.1 millimoli, questa è una costante che si ritrova in seguito al travaso di lattato muscolare-ematico.

Riportati i dati e costruiti i relativi grafici, abbiamo potuto calcolare il valore di soglia aerobica, soglia anaerobica, massimo consumo d’ossigeno, picco lattacido (presunto), punto di deflessione delle frequenze, velocità ed entità del riassorbimento lattacido.

In conformità a questo sono state identificate le andature e le frequenze idonee da tenere in allenamento per eseguire ogni mezzo allenante.

Abbiamo avuto inoltre un riscontro dello stato di forma e le mancanze attuali. Arrivano anche chiare risposte circa le caratteristiche del podista e di conseguenza i sistemi d’allenamento più adatti da proporre.

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