Attraverso “il cubo” vediamo come si può costruire un periodo di allenamento mantenendo una corretta rotazione dei mezzi condizionanti.
IL CUBO MAGICO
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LUN
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MAR |
MER |
GIO |
VEN |
SAB |
DOM |
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SET 1 |
RIP
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FTK |
COR |
MED |
C+AL |
COR |
PRG |
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SET 2 |
PRG
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RIP |
FTK |
COR |
MED |
C+AL |
COR |
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SET 3 |
COR
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PRG |
RIP |
FTK |
COR |
MED |
C+AL |
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SET 4 |
C+AL
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COR |
PRG |
RIP |
FTK |
COR |
MED |
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SET 5 |
MED
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C+AL |
COR |
PRG |
RIP |
FTK |
COR |
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SET 6 |
COR
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MED |
C+AL |
COR |
PRG |
RIP |
FTK |
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SET 7 |
FTK
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COR |
MED |
C+AL |
COR |
PRG |
RIP |
RIP = RIPOSO
FTK = FARTLEK
COR = CORSA
MED = MEDIO
C+ALL = CORSA + ALLUNGHI
PRG = PROGRESSIVO
Si tratta di uno schema della durata di sette settimane. I mezzi d’allenamento sono a girare. È sempre inserito un giorno di riposo che cade ogni 8 giorni.
Sono inseriti mezzi d’allenamento come il fartlek, il progressivo, il ritmo medio e la corsa con allunghi al termine.
L’ultimo allenamento d’ogni settimana è uguale al primo di quella successiva. Questa ripetitività è motivata dal fatto di svolgere uno stesso tipo d’allenamento diluito in 2 giorni.
Ogni atleta dovrà poi mettere il reale allenamento nella casella dove c’è il “codice”.
Ad esempio dove c’è il medio, si dovrà inserire il progressivo dei km ed il ritmo da tenere.
Stessa cosa per il fartlek: ci sarà da cambiare il suo sviluppo di settimana in settimana.
Ricordiamo che questo è un telaio sul quale poter lavorare. Questo “cubo” è senz’altro adatto in periodi di preparazione non specifica, ma piuttosto quando il fine è di cercare un condizionamento generale.
Secondo il carico applicato, gli adattamenti cambieranno radicalmente la sua portata. È necessario quindi tarare i volumi e le intensità sul tipo d’atleta in questione e rispettare una giusta progressività dei carichi.

