

Il ritmo medio in salita – ultima parte
Per non perdere le qualità acquisite
Le tipologie di medio che abbiamo trattato nel precedente articolo, portano effetti positivi sull’organismo ma, se migliorano alcune qualità fisiologiche, il rischio di perderne altre acquisite in precedenza è reale.
Ciò significa che da una fase all’altra ci devono essere lavori di richiamo e collegamento e che il carico settimanale debba essere multilaterale, in termini di capacità, e non monolaterale curando solo l’aspetto specifico del periodo.
La completezza del trailer
Per essere validi trailer bisogna riuscire a dotare di un buon motore il personale talento unito alla capacità percettiva.
Saper affrontare una discesa alla massima velocità o l’essere reattivi durante una salita ripida dipende molto dalla predisposizione mentale (paura della discesa, timore della fatica) e dalle proprietà fisiologiche di base.
Questo significa che mentre il talento si può affinare, per andare forte su un percorso trail bisogna avere la piena padronanza del proprio corpo.
I massimi esponenti del trail o della corsa in montagna, hanno su strada dei tempi cronometrici di livello assoluto, questo significa che possiedono un corpo forte, resistente e veloce.
Si deve sempre partire dal concetto che prima si è corridori a tutti gli effetti per garantire una base organica completa (ed il ritmo medio è un crocevia basilare per ottenere questo) e poi si passa a specializzarsi verso la disciplina prescelta con tutte le attività preparatorie derivate.

Medio in salita su percorso trail?
Questo tipo di lavoro deve essere svolto con pendenze che possano creare il giusto compromesso tra intensità cardiaca e ritmo senza favorire una parte o l’altra; ecco perché il medio in salita su percorso trail non risulta essere in genere molto utile ai fini della preparazione.
I percorsi filanti donano invece capacità di ritmizzazione e stabilità dell’impegno cardiaco.
Quando si lavora su fonti specifiche, bisogna evitare di dare stimoli misti, pena una non acquisizione dello stimolo impartito.
Il medio regala energia, economia e capacità di armonizzare il lavoro muscolare.
In sostanza è un metodo che serve per valorizzare a pieno tutte le altre qualità acquisite.
Nello stendere un piano di allenamento è importante non dimenticarsi mai di inserire al suo interno il ritmo medio, donare ossigeno al motore significa regalare prestazione e benessere.
di Santucci Running
Articolo Pubblicato su Spirito Trail