La pubalgia

Pubalgia: un problema
di non semplice risoluzione

La Pubalgia

Prima parte

Di difficile e controversa interpretazione per la complessità anatomica della regione in cui si manifesta, la pubalgia, è una sindrome dolorosa che interessa la zona addominale pubica, indicata come la porzione anteriore laterale ed inferiore della parete addominale e la zona crurale (area alla radice della coscia).

Questa patologia interessa un ampio bacino di persone tra cui gli atleti e non solo quelli di livello agonistico, sovente alla presentazione del quadro clinico si sovrappongono diverse possibili problematiche fisiche che non aiutano ad avere un responso certo ed immediato.

La pubalgia è una malattia che si manifesta negli sport come il calcio, la corsa di fondo, l’hockey ed il rugby nei quali c’è obbligo dell’abduzione della gamba e conseguentemente la tensione della muscolatura abdotta; in quel tipo di gesto atletico si ha una forte sollecitazione della sinfisi pubica un’articolazione che fa parte delle anfiartrosi (articolazione semi mobile) che si realizza tra le due ossa pubiche ed innesca un meccanismo di tipo combinato tra muscoli abduttori (muscolatura che allontana un arto dall’asse mediano del corpo) e muscoli addominali. Il gesto del calciare nel gioco del calcio e la corsa su terreni sconnessi nel caso del podista (campestri sky-race) costituiscono fattori di intensa sollecitazione funzionale della parte interessata (sinfisi pubica).

Per il podista inoltre la responsabilità della sensibilità della regione inguinale può evidenziarsi in uno squilibrio funzionale dove opera meccanicamente la colonna per esigenze biomeccaniche con una posizione o atteggiamento iper-lordotico, provocando a livello della cerniera dorso lombare un conflitto tra le articolazioni vertebrali ed il piccolo e grande nervo addomino lombare.

Pubalgia del podista
Pubalgia del podista

Questa patologia si distingue a seconda della sintomatologia del paziente, spesso l’imprecisione clinica fa si che la malattia diventi abbastanza invalidante, costringendo l’atleta a lunghe sospensioni dall’attività e compromettendo a volte l’intera stagione agonistica.

Ricordiamo, per sottolineare l’importanza di una diagnosi corretta, che sono state individuate un numero simile a 50 cause diverse che riguardano la manifestazione di tale patologia.

Queste comprendono problemi muscolari, problemi tendinei, tendinopatie inserzionali oppure fenomeni infiammatori che interessano la giunzione tra il tendine e l’osso, vari tipi di calcificazioni, ernie, ma anche patologie di tipo osseo come fratture da stress.

Per evidenziare la pubalgia sportiva possiamo far riferimento a tre entità cliniche:

  • La patologia che interessa la parte inferiore dei muscoli larghi dell’addome (grande obliquo piccolo obliquo e traverso).

  • La patologia dei muscoli adduttori, l’adduttore lungo e il pettineo.

  • La patologia della sinfisi pubica.

Cercando di semplificare possiamo definire con il termine pubalgia, una patologia con evidente sintomatologia dolorosa della zona pubica, che spesso è rilevata in chi pratica sport e che può essere raggruppata in quattro forme cliniche:

  • L’osteo-artropatia pubica: in questo quadro clinico le alterazioni ossee possono essere molto visibili, presentandosi sotto l’aspetto di erosioni o colpi d’unghia (lesioni, interruzioni dentellate).

  • Le sofferenze del canale inguinale: che si evidenziano con degli esami strumentali, come l’ecografia e l’erniografia.

  • La tendinopatia inserzionale del retto addominale.

  • La tendinopatia inserzionale e pre-inserzionale degli adduttori.

    Fine prima parte

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