Ansia Pre Gara: come gestirla e trasformarla in energia positiva

ansia pre gara

L’ansia pre gara è una sensazione familiare per molti atleti, dai principianti ai più esperti. Spesso percepita come un ostacolo, l’ansia è in realtà una risposta naturale del corpo a una sfida imminente. In questo articolo esploreremo come riconoscerla, accettarla e imparare a usarla come strumento per migliorare la prestazione sportiva.

Cos’è l’ansia pre gara e perché è normale?

L’ansia prima di una gara si manifesta con sintomi fisici e psicologici, come battito accelerato, respiro corto e un senso di preoccupazione o tensione. È il risultato di una attivazione naturale del corpo, una sorta di “preparazione” a rispondere con energia e prontezza alla competizione. Come già detto in questo articolo, l’ansia può essere positiva (eustress) o negativa (distress), e l’obiettivo è trovare il giusto equilibrio che renda questa attivazione una risorsa.

La doppia natura dell’ansia: Eustress e Distress

Non tutta l’ansia è negativa. Il cosiddetto “eustress” o stress positivo può aumentare la concentrazione e l’energia, contribuendo a una prestazione più efficace. Il “distress”, invece, può essere paralizzante, provocando un senso di incapacità. L’atleta deve quindi conoscere se stesso e il livello di stress che lo aiuta a rendere al meglio, senza sentirsi sopraffatto.

Come gestire l’ansia pre gara?

Per gestire l’ansia pre gara, si possono adottare alcune strategie:

  • Mindfulness e respirazione: tecniche di rilassamento come la mindfulness aiutano a rimanere presenti e focalizzati, riducendo i pensieri negativi.
  • Conoscenza del proprio corpo: imparare a riconoscere i segnali che il corpo manda permette di mantenere sotto controllo l’attivazione.
  • Allenamento mentale: visualizzare se stessi nella gara aiuta a familiarizzare con le sensazioni che emergeranno, creando un “ambiente sicuro” mentale.

L’importanza del dialogo interno

Il dialogo interno ha un ruolo fondamentale nel mantenere la calma. Quando l’ansia aumenta, è utile avere frasi di incoraggiamento preparate, ricordando le proprie risorse e punti di forza. Ad esempio, un atleta può dire a sé stesso: “Ho affrontato situazioni difficili in passato e posso farlo anche ora”.

Strategie per gara corta e gara lunga

In una gara breve, dove il margine di errore è minimo, è fondamentale mantenere la calma con esercizi di respirazione e concentrarsi sui movimenti. Nelle gare lunghe, invece, può essere utile monitorare il proprio stato mentale per evitare distrazioni o pensieri negativi, riportando l’attenzione sul proprio corpo e il ritmo.

Gestire le pressioni esterne

Le pressioni provenienti dall’esterno, come aspettative di allenatori o familiari, possono amplificare l’ansia. Per liberarsi da queste pressioni, l’atleta deve ricordare perché si è dedicato a questo sport e ritrovare la motivazione intrinseca che lo spinge a gareggiare, slegandosi dalle aspettative altrui.

In conclusione, l’ansia può essere una risorsa se gestita correttamente. Conoscere e applicare tecniche di gestione dello stress consente agli atleti di trovare il proprio “livello ottimale di attivazione” e affrontare le competizioni con maggiore sicurezza. Ogni gara diventa così un’occasione per migliorare, imparare e crescere, sia a livello sportivo che personale.

Ne abbiamo parlato anche con il Dottor Umberto Tagliasacchi nel nostro podcast Ritmi Veloci 👇🏻

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