Correre sotto la pioggia: consigli e accorgimenti da seguire quando piove
Vi è mai capitato che i vostri amici vi guardino come foste invasati vedendovi uscire per correre mentre fuori sta piovendo a dirotto?
Oppure che, con gli occhi sgranati, guardando fuori dalla finestra, qualcuno vi chieda “ma come, vi allenate pure oggi?!” ?
Se state leggendo questo articolo sicuramente la risposta sarà affermativa.
Certo, correre sotto la pioggia è meno invitante che farlo in una bella giornata di sole, e richiede sempre quello stimolo in più che ci spinga a mettere le scarpe e uscire. Eppure, sarà per le strade semideserte, sarà per l’idea di affrontare una difficoltà in più ma, una volta riscaldati e arresi all’idea che torneremo a casa zuppi, ha qualcosa di affascinante che ci fa sentire più forti.
I BENEFICI
In effetti correre sotto la pioggia comporta sì qualche fastidio ma anche alcuni benefici da non sottovalutare.
In primis, soprattutto durante la stagione estiva o comunque nelle giornate più calde, è un perfetto regolatore della nostra temperatura corporea. Ci aiuta a tenerci freschi insomma, e mantiene il corpo idratato facendoci sentire meno la sete, con conseguente miglioramento della prestazione.
COME PREPARARSI
Certo, questi vantaggi vengono meno quando invece le temperature si abbassano e dalla pioggia tocca, per forza di cose, difenderci.
In questi casi la prima cosa da fare è riscaldarci bene al riparo, correndo se possibile sotto un portico o una tettoia, oppure facendo esercizi sul posto come balzi, saltelli con la corsa o anche solo salendo e scendendo le scale di casa. Come sempre non va poi dimenticato lo stretching.
Lo sfregamento dei tessuti bagnati sul nostro corpo può causare irritazioni, ed è per questo molto utile lubrificare le zone più delicate come le ascelle e l’interno coscia con gel appositi o vasellina.
LA SCELTA DELL’ABBIGLIAMENTO
Fondamentale scegliere l’abbigliamento adatto, tenendo sempre a mente che più saremo vestiti più acqua assorbiremo. Assolutamente da preferire quindi i pantaloni corti ai lunghi e, compatibilmente con la temperatura, la manica corta alla lunga. Da indossare sempre e solo tessuti tecnici, che assorbono meno acqua e asciugano prima rispetto al cotone. Sì a indumenti impermeabili e traspiranti, soprattutto per riparare il tronco, come i gilet smanicati.
Da evitare gli occhiali, mentre invece può aiutarci moltissimo un berretto con visiera per riparare gli occhi dalle gocce di pioggia.
LE SCARPE
Qualcuno potrebbe pensare di uscire con le sue scarpe più vecchie, per non inzuppare e rovinare le sue fiammanti
scarpe ultimo modello. Ok, può avere senso, ma occhio alla suola! Ovviamente l’acqua rende l’asfalto più scivoloso, quindi è importante che le scarpe abbiano un buon grip e delle scanalature in gomma. Se la suola è troppo vecchia meglio lasciare la vecchia scarpa a casa, se non addirittura buttarla.
Non abbiate paura di rovinare le scarpe, la pioggia e il fango al massimo possono sporcarle. Anzi, prima ci arrendiamo al fatto che torneremo a casa coi piedi bagnati meglio sarà. Evitare le pozzanghere con salti improvvisi può procurarci più di qualche fastidio, soprattutto a freddo. Meglio allora tuffarci subito dentro la prima che incontriamo, inzuppare le scarpe e smettere di pensarci.
Per non rovinarle basterà non asciugarle artificialmente col phon o mettendole troppo vicino al termosifone di casa.
Piuttosto, per assorbire l’acqua, inserite al loro interno della carta di giornale da sostituire quando sarà bagnata, e tenetele all’aperto o
dove c’è un buon ricircolo d’aria per evitare cattivi odori.
di Andrea Vassalle