
Intervista: 10 domande al runner
Paolo Bibolotti
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Qual è stato il migliore allenamento della tua carriera?
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Il miglior allenamento della mia “carriera” è stato un lunghissimo da 8 ore in preparazione delle “Porte di Pietra”.
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E quello più duro che hai fatto?
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L’allenamento più duro è sempre la corsa media, non la digerisco proprio.
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Che percorsi prediligi fare in allenamento?
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In allenamento preferisco i percorsi di bosco e di montagna.
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Che tipo di allenamento preferisci?
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Preferisco due allenamenti che sono l’uno all’opposto dell’altro: le ripetute brevi e i lunghissimi di montagna. Il primo per il senso di euforia che dà il sentire le gambe che spingono e i piedi che cercano l’appoggio successivo più velocemente, quasi come per accorciare la sofferenza; il secondo per l’ambiente naturale e la pace che ne deriva.
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Ti piace di più allenarti da solo o in gruppo?
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Le ripetute in gruppo per condividere quell’euforia che dicevo prima, i lunghi da solo per godermi in silenzio l’ambiente che attraverso.
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Qual è stata la tua miglior gara?
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La mia miglior gara devo ancora correrla però mi sono divertito tanto alla Ronda Ghibellina dell’anno scorso e alle Porte di Pietra.
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Quella più bella a cui hai partecipato?
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La gara più bella è senza dubbio la sky race delle apuane (la mia bestia nera).
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Un aneddoto relativo ad una gara?
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Mi è capitato di dover scendere dal Vallone dell’inferno con una scarpa completamente distrutta. Se si ha in mente il fondo di quella discesa si capisce il problema….
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Se ti ricordi dei sogni che fai ce ne racconti uno relativo alla corsa?
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Purtroppo non ricordo mai i sogni.
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Cosa ti regala la corsa?
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La corsa mi dà la possibilità di tornare me stesso, quando corro non sono più il figlio, il marito o il padre di nessuno, torno ad essere Paolo e basta .mi spoglio di quello che mi sono costruito in quarant’anni e torno a divertirmi come da piccolo, senza timori e senza il dover essere qualcosa o qualcuno. Per quello non gareggio più su strada, non voglio un ritmo/km da mantenere o un personale da ritoccare. Corro e basta.