

Tutti attendono con gioia l’allenamento della corsa lenta, chi per rilassarsi, chi per correre insieme ad amici, chi per esplorare posti nuovi, invece per me è tensione totale specialmente quando devo superare 1h, cerco sempre di trovare un stradina o una curva per rendere l’allenamento più stimolante e diverso dal precedente, ma niente. Da me il percorso è sempre quello…. Posso invertire la partenza con l’arrivo ma cambia poco e niente.
Oggi avevo 1h30′ di corsa lenta e poiché ancora siamo con l’orario estivo potevo scegliere tra il mio giro di 1300m oppure 1 giro un po’ più lungo di 6km.
Per fortuna ho scelto quest’ultimo, anche se 6km non mi bastavano, perché sul lungomare c’era un temporale pazzesco. Start, arrivo ai 6km e ritorno ma, sono ancora solo a 10km, non posso imboccare la stradina che entra sul lungomare perché automaticamente per abitudine mi fermo….. è come un arrivo, devo fare di tutto per imboccarla almeno con 16km nelle gambe, anche se sarà difficile perché il buio mi insegue, inizia a piovigginare e la strada è sempre più solitaria……DEVO ritornare indietro, DEVO concludere bene l’allenamento, era importante per me a livello mentale ……. Senza pensarci ritorno sul percorso dei 6km ma a 2km devo ritornare perché inizia ad essere proprio buio ed imbocco il tratto finale quasi a 15km… me ne mancano altri 5km che dovevo per forza compiere sul giro di 1300m ma non avevo alternativa ma, se continuavo a correre con quella fermezza mentale potevo farcela……… arrivo sulla salita del ponticello che porta al lungomare e vedo le macchine con i tergicristalli azionati e vedo scendere dal cielo, di color nero come il carbone, qualcosa che non riesco a capire cosa fosse………neanche il tempo di mettere a fuoco ciò che vedo, neanche il tempo di percorrere 200m e mi sono immersa in una doccia fredda, quella cosa strana che vedevo scendere era pioggia fitta……… sul mio lungomare c’era un tempesta d’acqua……..la pioggia mi fa scendere il sudore negli occhi e non riesco a tenerli aperti, i piedi entrano in un fiume di acqua, tutto buio e solitario…….. si sentiva solo il rumore delle scarpe a contatto con l’acqua……. Intanto il mio corpo tutto inzuppato inizia ad appesantirsi e a mano a mano che avanzo le gambe rallentano sempre di più ed inizio ad innervosirmi …….. odio i finali a rallentatore e premo stop.. l’allenamento è finito a 1h26′, mancavano solo 4’ per finire quell’allenamento ma se continuavo quei 4’ fatti a rallentatore avrebbero cancellato la gioia che avevo per aver concluso quell’allenamento che già sapevo a priori di non concludere……….
Oggi non volevo perdere, non volevo sentire dire al mio Mister perché? Cos’è successo? Questi allenamenti servono!! Queste frasi per me sono una sfida e forse lui lo sa!! Sa di mettere in azione una forza mentale e una determinazione che io stessa stento a credere di avere.
La prossima volta che dovrò fare un allenamento del genere saranno dolori perché mi toccherà sul girotondo di 1300m!! Vedremo se sarò forte!
Luisa