Tè che bruciano, unicorni rosa

La gazzetta di Clara ep. 10

Tè che bruciano, unicorni rosa

Attenzione può prevedere un rancore

Buongiorno,

nella cucina dello studentato ci sono due spazi cottura. Accendo la cappa per far aspirare i vapori in eccesso emanati dalla mia padella. Ipnotizzata dai sapori e dai rumori della mia creazione mescolo la mia cena chiedendomi se io voglia aggiungere ancora qualche spezia oppure no. Un telo invisibile mi separa da Janak, che alla mia destra, vive nel suo mondo parallelo. Siamo entrambi in apparente silenzio. Dentro di noi rimbombano domande, risposte e melodie. La presenza quasi inesistente dell’altro è vista come una piacevole compagnia, e apparentemente superflua per il proprio stato d’animo. Improvvisamente un mio pensiero vede Janak come protagonista e si traduce in parole ad alta voce che lo colgono alla sprovvista e lo fanno sobbalzare. Mi scuso per l’irruenza con un sorriso e gli spiego della cena di domenica che sto organizzando e alla quale anche lui è invitato. Mi guarda, mi ascolta, mi dedica la sua attenzione fino a che entrambi non veniamo interrotti.

Un forte odore di tè e latte bruciato richiama la nostra attenzione. Io, mortificata e allo stesso tempo entusiasta dico: “O scusa!” e poi: “Che meraviglia, stai facendo il tè con il latte!”. Janak, con un salto, afferra il pentolino per portare in salvo il contenuto che, come ogni sera, prima di cena, prepara per sé e Jamel. Rimango in silenzio e la mia testa parla: Attenzione può prevedere un rancore

disegno-tè

Questo mio pensiero si collega alla mia immagine mentre corro, alla mia consapevolezza che quando mi distraggo perdo energie e la mia velocità, di conseguenza diminuisce. La concentrazione su di noi e sul gesto tecnico permette in ambito sportivo di non farsi distrarre dal tifo avversario, da movimenti di altri atleti o altri eventi esterni. Gli attimi persi rimangono unici e insostituibili. 

L’attenzione sostenuta e focalizzata è infatti importantissima in tutti gli ambiti quando si tratta di attività a lunga durata con stimoli esterni. Nel caso descritto si osserva una richiesta del passaggio da un’attenzione focalizzata a una divisa. Ovviamente si tratta solo di due dei processi di elaborazione di informazioni. L’attenzione focalizzata, per esempio, ci permette di seguire il discorso di un docente, di un collega o di un amico senza perderci fra castelli volanti o unicorni rosa. Quella divisa invece ci permette di distribuire le nostre risorse di attenzione da un compito all’altro, svolgendo entrambe contemporaneamente.

Conosci degli esercizi per allenare l’attenzione focalizzata?

Cari saluti,

Clara

Fonti:

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