42 km di pioggia, fatica e gioia

“Salute, Sudore, Costanza e Fatica”

Maratona del riso a Vercelli – 1 Maggio

Eccomi sveglio, come al solito, abbastanza presto! Mi preparo la solita moka di caffè ed aprendo la finestra guardo verso il cielo, anche se ancora buio, noto che non sta piovendo e mi dico che questa volta forse ci va di lusso ….. non ho ancora terminato la colazione che piove a dirotto!!!!!!

Puntuale come sempre arriva Antonio, siamo già alle 6 di mattino e dopo un saluto ed un controllo veloce che tutto sia a posto, partiamo per la nostra ennesima avventura, si va alla volta di Vercelli. Durante il viaggio ci scambiamo sensazioni ed ambizioni pre-gara.

7,40 abbiamo già ritirato il nostro pettorale, ci beviamo una bevanda calda, 8,20 ci prepariamo fisicamente e psicologicamente per la nostra impresa!

Finalmente la pioggia cessa e la temperatura per me è quasi ideale, ci sono 13/15 gradi, ma ben presto questa temperatura si rivelerà la mia rovina sportiva.

Ci siamo sono le 9 ci diamo un cinque e via partiamo …………. Prime sensazioni dopo il primo km sono ottime e da questa considerazione comincia con la “disavventura”.

Questa temperatura ottimale mi ha fatto dimenticare la saggezza e la prudenza sportiva.

L’esperienza maturata nelle passate maratone, le considerazioni/raccomandazioni del GURU”, insieme alla consapevolezza sullo stato della mia forma attuale, sono tutte cose che insieme mi suggeriscono/dicono di tenere una media di 5’15” per finire appena sotto le 3h43’, ma tutto questo in un baleno viene cancellato dal computer di bordo e vado.

Passano i primi 5km e noto che la media è troppo veloce, ma mi dico tentiamo fino a che ce né, sperando di arrivare almeno al 35°km. Passano i km, siamo al 15°km, tutto ok, battito nei limiti, gambe alla grande e mentre la testa fantastica, gli occhi vedono acqua da tutte le parti …… siamo nel regno delle risaie ed il panorama non è dei migliori. La nostra pianura, per me, non da un gran che da vedere all’orizzonte, a meno che non si entri nei boschi o nei letti dei fiumi. Arriviamo al 18° km, incomincia la pioggerellina e le gambe girano ancora bene, penso “forse l’azzardo va”.

Nel frattempo scambio 4 chiacchiere con un ragazzo che incontro sul percorso, eh si in questo frangente sto ancora molto bene e posso anche conversare senza fatica perché tutto è OK.

Ad essere onesto, si vede che il suo passo è diverso ed anche molto più veloce rispetto al mio, mi ha detto che durante la corsa a Milano si è ritirato per infortunio e che oggi avrebbe corso a ritmo lento fino al 30° km, per poi accelerare e andare al suo passo normale, tengo il suo passo.

Poi lui si ferma ad un ristoro io continuo con il solito passo. Ma al 34° km mi supererà di slancio e salutandomi se ne andrà via veloce come il vento. Lo rivedrò solamente dopo il traguardo.

Passano i km ed il 27° noto che è in leggerissima salita, la semi salita finisce e da qui si inizia a faticare per poter tenere il mio ritmo veloce.

Mi dico “Angelo rallenta 5/10” per 2 o 3 km così magari la mini-crisi ti passa e ricominci a spingere.

E’ solo un’illusione e tra il 29° ed il 30° km la crisi vera e propria inizia !!!! Rallento ma si prosegue.

Oltre alle energie che mi stanno abbandonando, al 34° km anche il Garmin decide di scioperare” e lasciarmi. Si spegne per batteria scarica……. non ci posso credere anche tu amico di tante avventure mi abbandoni nonostante al mattino avevi una carica del 100%! Questo scherzo è già la seconda volta che succede mi sa che dovrò portarlo in officina per un tagliando o meglio credo sia giunto il momento di farmene regalare uno nuovo dalla moglie, in occasione del compleanno che si sta avvicinando…

Si spegne il Garmin e si spegne il Tambo…………………………………….

Ormai è impossibile poter fare il mio personale e quindi senza riferimenti ed energie arrivo stancamente e faticosamente alla meta …… anche se è veramente con molta, molta fatica.

Tutto sommato anche se sono “saltato” non sono andato molto lontano dal tempo realistico di previsione di 3h43, perché il tempo ufficiale è stato di 3h50’40”.

In ogni caso sono soddisfatto.

Soddisfatto perché se avessi corso come da programma, sarei arrivato sicuramente meno provato ma con il tarlo in testa “potevo fare meglio?” così posso darmi solo dell’irrazionale perché già sapevo come sarebbe finita e a cosa sarei andato incontro.

Ma e c’è sempre un ma…….. Questo è il mio hobby e per me è sinonimo di “Salute, Sudore, Costanza e Fatica” Fatica si ma ……….. di piacere che mi fa stare bene e così da buon mangia km” mi dico oggi è andata male ma sicuramente non mi abbatterò per così poco, anzi, intensificherò la fatica di preparazione per arrivare al prossimo appuntamento più preparato per poter andare oltre.

L’augurio che mi faccio e che faccio anche a voi è che alla prossima fatica sportiva le cose vadano alla grande e meglio del previsto.

Angelo

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