
Tra i “mostri” del podismo italiano e straniero, torno da Fucecchio con il nuovo PB
di Simone Pierotti
Uno degli aspetti che contraddistinguono il podismo rispetto ad altri sport e lo rendono particolarmente affascinante è quello di regalare giornate come quella di domenica a Fucecchio, dove qualsiasi podista “della domenica” (ovviamente tesserato e con visita medica a posto!) può partecipare ad una gara con i più grandi campioni. Un po’ come se il signor Rossi che gioca a calcio nella Real Montopoli partecipasse alla Champion’s League con Messi e Ibrahimovic!
Così la mezza maratona di Fucecchio ha acquisito una veste tutta nuova ed affascinante, essendo campionato italiano assoluto Fidal di mezza maratona, anche se per noi podisti amatoriali (o meglio, non professionisti), era la consueta gara lunga 21,097 km su cui provare il proprio personale.
Per me è la prima mezza maratona del 2016: un ottimo test in vista della “pioggia” di mezze maratone primaverili per un “amante” della specialità (22° half marathon dal 2014), con una preparazione che sta entrando nel vivo. Insomma non mi aspetto l’exploit.
Mi prefiggo di provare un passo di 3:45 al km, poi di assestarmi in gara. Partenza veloce, senza particolari “intasamenti”, formo da subito un gruppo con i compagni di squadra Paterni e Brusato. Poco indietro ci sono anche Lomi e Matteoni. Primi km molto veloci, passo 3:40 – 3:43, presto nel gruppo entrano anche Mazzei e Bianchini. Tengo questa andatura abbastanza bene, c’è lo spettacolare passaggio a Ponte a Cappiano, seguito dai due tratti più impegnativi, un falsopiano e un cavalcavia in leggera, ma continua, salita. Passo indenne, arriviamo al 10° km, sono passato in 37:01, molto bene, mi auguro di non aver tirato troppo ma capisco che mi posso giocare le carte per scendere sotto l’1:20. Ripassiamo da Fucecchio quindi riprendiamo la stessa strada del primo giro, ancora 2-3 km sui 3:45 di andatura, addirittura piazzo un 13° km a 3:35, il 14° km a 3:46, mi rendo conto che sono ben al di sotto della soglia, però l’esperienza insegna che la mezza maratona non si decide in soli 14/15 km. Sento la fatica ma al 15° km tengo ancora, arriva quindi il doppio passaggio in falsopiano, stavolta li sento tutti nelle gambe, corro ai ripari lasciando andare Paterni, Brusato e Bianchini, ho un discreto margine sull’obiettivo e devo solo amministrare. Non sarà facile perché sento le gambe più pesanti, gli ultimi 6 km sono i più duri, la media scende nella soglia tra 3:52 e 3:57, il “sogno” del “sotto 1:19” sfuma ma rimango concentrato perché ho il PB ancora in vista. Nell’ultimo km do fondo a tutte le energie residue, non finisce mai quella strada, sul rettilineo finale trovo Massimo Santucci che mi incita come non mai, è la spinta morale in più per gli ultimi 500 metri dove mi gioco la giornata. Vedo il traguardo, leggo sul GPS 1:18:56 o qualcosa di simile, tiro la volata finale per quello che posso, riguardo l’orologio solo dopo la linea di arrivo, 1:19:37, il PB di Pisa 2014 è finalmente battuto! L’urlo liberatorio mi esce spontaneo, la fatica degli ultimi km ripagata in pieno!
Torno via da Fucecchio, campionato italiano di mezza maratona, onorandolo al meglio, e con la consapevolezza che il lavoro e la fatica qualche risultato lo danno, come le emozioni che questo mi regala. Trovarsi a quasi 40 anni ad esultare per essermi migliorato, forse, tutti quelli che incontri e ti chiedono “come sei arrivato?” non capiscono per niente, ma chi corre capisce benissimo. Ed è la stessa identica gioia che ho provato due anni alla mia prima gara per un 1:39:20…!