La salute, lo sport

Fare sport per essere
in perfetta salute

La salute, lo sport

di Massimo Santucci e Valentina Cortesi

Fare sport per essere in buona salute…essere in buona salute per fare sport.

Gli atleti dedicano ore della giornata ad un lavoro faticoso che porta al miglioramento delle proprie condizioni fisiche ed allo sviluppo di qualità come forza e resistenza.

L’intensità dell’allenamento è solo una fetta delle variabili necessarie per una buona preparazione, sia gli atleti che gli allenatori sono consapevoli dell’impossibilità di dedicare una serie ripetuta di allenamenti intensi e persistenti nel tempo considerando anche gli intermezzi gara presenti nelle preparazioni agonistiche.

Il nostro corpo necessita di 24/48 ore per una buona ripresa generale dopo un allenamento o una competizione.

Nel recupero della stanchezza l’alimentazione gioca un ruolo importante, in particolar modo nel periodo della primavera e dell’estate quando essa cambia rispetto al trend invernale.

Ma quando è che un corpo si accorge che ha dato il massimo e che deve reintegrare?

Quando si “ferma” o rallenta i ritmi dati per certi nella fase di preparazione in cui si trova.

Il corpo è programmato per autotutelarsi, dobbiamo solo essere capaci di ascoltarlo, non esiste un corpo adulto che non percepisca lo stato di affaticamento, esiste di sicuro una mente che sceglie di non “sentirlo” per non rinunciare agli allenamenti, provocando autolesionismo e danni talvolta importanti.

In questo contesto di percezione della fatica/recupero, gioca un ruolo importante la correttezza della propria alimentazione che deve fornire quel supporto energetico di cui abbiamo bisogno.

Attraverso un settore medico giovane, come quello delle scienze dell’alimentazione, si sono comprese le varie necessità alimentari rispetto alle fasi di crescita e alle attività svolte.

Così alle già presenti preparazioni psicologiche e fisiche, si sono aggiunte le preparazioni alimentari, che hanno messo appunto ottimi metodi, rivolti allo sportivo di ogni fascia ed intensità, dando la possibilità di trovare aiuto per il mantenimento del proprio stato di benessere.

Dobbiamo tenere conto del consumo giornaliero sostenuto dal corpo e provvedere ad integrare il carburante in modo equilibrato, fondamentale è creare un’assunzione di tutti i nutrienti, dai carboidrati alle proteine per arrivare alle fibre, ai minerali, ai sali.

Sport e salute sono legati. E’ necessario fare attività per mantenersi in buona salute, ed è altrettanto doveroso essere in buona salute per fare sport.

Molte volte abbiamo detto o ascoltato frasi come questa, “oggi salterò un allenamento, mi fanno male le gambe” oppure “il dolore ai muscoli è sinonimo di buon allenamento” ed ancora “mi sono infortunato dal niente”.

E’ vero che una buona stimolazione del corpo fa sentire stanchi, ma l’indolenzimento continuato e persistente, la predisposizione all’infortunio, sono i sintomi di un fenomeno nocivo per il corpo piuttosto che di uno stato positivo.

Questo condizione si chiama stress muscolare, una volta raggiunto ci renderà soggetti anche ad un calo delle difese immunitarie che si manifesterà attraverso raffreddori, herpes e malanni vari.

Il fenomeno chiamato stress ossidativo comporta uno sbilanciamento tra la produzione di radicali liberi e il loro smaltimento.

Il corpo crea alcuni antiossidanti necessari per proteggersi, quelli che non è in grado di creare come le vitamine ed i sali deve assumerli in maniera regolare dai nutrienti.

Le categorie di nutrienti sono sei :  acqua, grassi, proteine, carboidrati., i sali e le vitamine.

Quando si parla di alimentazione sana non ci si riferisce al cibo ingerito la sera prima dell’allenamento o il pranzo successivo capaci di aiutare l’atleta a correre più veloce o gestire in maniera migliore la pedalata domenicale, ma si fa riferimento alla rotazione giornaliera degli alimenti che saranno utili alla ricostruzione e riparazione del corpo.

Il comandamento giusto è “alimentarsi bene”, valore fondamentale per lo sportivo e per la sua resa.

Tutto ciò che ingeriamo, liquido o solido, ha sempre effetti sul nostro organismo ed una corretta alimentazione (diversa per ogni individuo) deve considerare il peso, il metabolismo, l’attività svolta, e il livello dello sport praticato.

Quanto, cosa e quando sono le domande da porsi per verificare l’esattezza del proprio stile alimentare.

Quanto mangiamo e beviamo rispetto a ciò che vogliamo fare?

Cosa mangiamo, cioè, che tipo di alimenti assumiamo?

Quando ci alimentiamo? Nel caso dello sportivo questa è una domanda molto importante.

Per ogni sport praticato esistono vari livelli di energia, resistenza e qualità fisiche richieste, quindi a seconda dell’attività praticata deve essere programmata una alimentazione specifica (chi corre i trail ad esempio avrà necessità ben diverse da chi pratica pallavolo) e questo è un dato importante per la realizzazione del proprio desiderio di affermazione.

Il rapporto tra atleta, nutrizionista e allenatore deve essere di fiducia totale.

Certi che nessun allenatore vuole rendere inadatto il proprio atleta e che nessun medico vuole uno sportivo in eccesso/difetto di peso, possiamo credere alle promesse fatte ed affidarci con serenità così che tutto risulti semplice. Non saremo sottoposti all’obbligo di particolare aumento o diminuzione dei carichi di lavoro in caso di una irregolarità del peso corporeo, ma solo dovremo seguire delle regole di condotta generale e principi di base applicati al singolo.

Sono le scienze dell’alimentazione a darne la certezza.

Al bando quindi consigli e metodi fai da te, quello che conta per migliorare le proprie qualità fisiche è attenersi a regole giornaliere.

Rispettando determinati concetti si otterranno le migliori prestazioni possibili dal corpo e della propria mente.

Non dobbiamo lasciarci ingannare, conosciamo bene il rapporto tra numeri della bilancia e proporzioni tra massa magra e massa grassa.

Una volta stabilito il peso ideale potrebbe essere necessario dimagrire o prendere peso, per mettere muscoli e far funzionare una macchina che per passione vuole fare sport.

Quando uno sportivo si alimenta in modo disastroso il problema che si evidenzia è la perdita di efficienza organica e muscolare che con una dieta ottimale e fatta ad personam non accadrebbe.

Un podista deve curare con particolare attenzione:

A) l’acquisizione di “benzina” come cura la tecnica e gli allenamenti.

B) L’orario dell’assunzione del cibo.

Mettere a punto il proprio organismo significa poter correre e camminare in perfetta armonia con se stessi e con l’ambiente che ci circonda.

Pubblicato su Spirito Trail

Da oltre 30 anni trasformiamo le persone in atleti esperti di Corsa su Strada, Maratona, Pista, Trail Running e Ironman.

RICHIEDI UN PIANO DI ALLENAMENTO
PERSONALIZZATO E RAGGIUNGI I TUOI OBIETTIVI

I NOSTRI PARTNER