La zona cambio nel Triathlon

Zona di transizione: fase delicata

La Zona cambio nel Triathlon o Zona di transizione (T1 & T2)

Il nome triathlon non è altro che il risultato della somma di tre discipline (nuoto, ciclismo e corsa) e di 2 transizioni che sono l’elemento di collegamento tra le 3 frazioni. Le transizioni sono la sostanza vitale che esprime la personalità alla triplice disciplina dandole una spettacolarità unica.

 Le transizioni non sono fasi per “tirare il fiato” ma parti fondamentali della gara. Perdere un gruppo o perdere secondi a causa di un qualsiasi intoppo può seriamente compromettere non solo il risultato finale, ma anche l’andamento stesso della gara, soprattutto in termini di consumo energetico.
 Per ogni atleta è importante allenare la tecnica di ogni fase delle transizioni. Esercitarsi a “secco” comporta con l’esperienza un automatizzazione delle azioni da svolgere e quindi un miglioramento della prestazione. Il rendimento ottimale deve essere equilibrato per tutte le fasi della gara.

Vediamo quali sono le regole principali e le fasi per un corretto e ottimizzato svolgimento delle fasi di transizione.

 All’interno della zona cambio ogni atleta ha il suo posto assegnato dove sistema la bicicletta, il casco, le scarpe, il pettorale e tutto ciò che occorre alla gara. Precisamente alla sinistra del mezzo meccanico.

Vediamo nello specifico:

T1: è la transizione tra il nuoto e la frazione di ciclismo. Il Concorrente deve affrettarsi il più possibile all’uscita dall’acqua ad arrivare in zona cambio per non perdere gruppi che si possono essere creati durante la frazione natatoria.

 Le fasi sono:
  • arrivare velocemente in zona cambio;

  • togliere la muta;

  • indossare il pettorale girato sulla scena;

  • mettersi il casco e allacciarlo;

  • prendere la bici ed affrettarsi all’uscita;

  • montare in bici solo dopo il passaggio sulla linea di salita.

L’aspetto fondamentale, anche se difficile, è quello di tenere ottimi punti di riferimento in acqua in modo di essere coscienti della situazione che troveremo in zona cambio. Valutare se aspettare il gruppo che sta arrivando o affrettarsi a recuperare il gruppo che ci precede è un esempio. Usciti dalla zona cambio, ogni atleta avrà i suoi metodi per fissarsi alle scarpette e mettere il rapporto più efficace in base alle condizioni di gara.

T2: è la transizione tra la bici e la frazione di corsa. Il concorrente deve scendere di bicicletta prima d’entrare in zona cambio (questa zona è delimitata da una linea segnata per terra che non deve essere oltrepassata rimanendo in bici).

 Appena in zona cambio l’atleta deve:
  • andare velocemente ma in maniera regolare e corretta al proprio posto;

  • sistemare la bicicletta in ordine;

  • indossare le scarpe da corsa;

  • togliere il casco (ultima cosa da fare);

  • girare il numero;

  • uscire dalla zona cambio.

 A livello assoluto, il primo km della frazione di corsa è fatto su ritmi elevatissimi”

Durante la frazione ciclistica è bene ricordare che nelle ultime fasi, stare nelle prime posizioni permette di entrare in t2 in maniera rapida e più sicura possibile.

 Questo però è un aspetto che tutti gli atleti sia a livello amatoriale che a livello assoluto conoscono.
 É importante quindi prestare la massima attenzione per evitare cadute o rallentamenti pericolosi”
T2-corsa-zona-cambio
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Acquisizione di obiettivi tecnici per migliorare la Transizione

La lista che segue presenta abilità che sembrano semplici e sicuramente ognuno di voi sarà in grado di fare. Quello che conta però è il cronometro ed è fondamentale essere veloci e padroni mentre si svolgono queste abilità. Il continuo allenamento creerà una automatizzazione del gesto.

  • condurre la bicicletta con una mano;

  • partire con le scarpette attaccate alla bicicletta;

  • indossare il casco e toglierlo in tempi brevi;

  • togliersi la muta in tempi brevi;

  • indossare le scarpe;

  • indossare il pettorale;

  • indossare e allacciare le scarpette della bici. Imparare a tenerle attaccate alle pedaline per risparmiare tempo e correre in tutta sicurezza e rapidità fuori dalla zona cambio spingendo la bici con la mano.

Queste simulazioni richiedono poco tempo e possono essere effettuate anche nel giardino di casa simulando uno spazio adibito a zona cambio.

 Successivamente attraverso dei video cercherò di spiegare le varie fasi e di mettere a confronto transizioni svolte da amatori e da atleti elite.
 Per essere preciso allego la parte del regolamento federale che si occupa delle transizioni

Fonte: Regolamento F.I.Tri.

Art. 59 – Aree di transizione

  • 59.01 L’area di transizione deve essere posta su terreno compatto, pulito e chiaramente delimitato. La zona cambio deve essere interamente delimitata da recinzioni in ogni lato, e le vie di entrata o di uscita devono rimanere chiuse e sorvegliate a cura dell’organizzazione prima, e soprattutto dopo gli orari di apertura e chiusura della zona cambio indicati nel programma di gara.

  • 59.02 Compensazione Area Cambio: la compensazione deve intendersi non solo nei metri, ma a parità di condizioni nel trasporto bici, ovvero tutti devono fare gli stessi metri sia con la bici che senza, nelle rispettive frazioni anche se in momenti diversi, ovviamente favorendo i migliori di rank che vanno posizionati in prossimità dell’uscita. Pertanto tale situazione si ha automaticamente quando entrata nuoto e rientro bici coincidono con la porta d’ingresso e quando uscita bici e uscita corsa coincidono con la porta di uscita, prendendo ad esempio il Triathlon.

  • 59.03 L’accesso all’area di transizione è consentito solo:

ai concorrenti;

ai Giudici;

alle persone autorizzate chiaramente identificabili.

    • nelle manifestazioni giovanili è consentito l’accesso dei tecnici Societari regolarmente tesserati per l’anno in corso. L’autorizzazione all’accesso dovrà comunque essere richiesta al Giudice Arbitro che verificherà la validità del cartellino federale.

Nessun altro soggetto deve, per nessuna ragione, avere accesso alla zona cambio. L’organizzazione deve fornire ai Giudici di Gara, personale in numero sufficiente per la sorveglianza dell’area di transizione e per il controllo dell’osservanza delle norme di accesso alla zona cambio.

  • 59.04 Le vie d’entrata e uscita dei concorrenti, nel corso della gara, devono essere separate e chiaramente identificabili.

  • 59.05 Nell’area di transizione, ogni atleta, può introdurre solamente il materiale strettamente necessario allo svolgimento della gara.

  • 59.06 Tutto il materiale usato in gara dai concorrenti: scarpe, maglie, casco, ecc. dovrà essere collocato, negli orari stabiliti, alla sinistra della bicicletta, nei posti riservati e contraddistinti dai rispettivi numeri di gara.

  • 59.07 Gli atleti sono tenuti a riposizionare il casco, la muta, cuffia, occhialini e altro materiale da gara usato nelle varie frazioni al posto assegnato, pena ammonizione o squalifica da parte del Giudice F.I.Tri.

  • 59.08 Nelle vicinanze della zona cambio deve essere predisposta un’area sorvegliata ove custodire il materiale non utilizzato dai concorrenti durante la gara (zaini, tute ecc.).

    di Santucci  Running 

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