È saltata una vite

La gazzetta di Clara ep. 45

Felice afferro il cucchiaio con la mano e lo intingo nella zuppa calda. Assaporo così la mia dose di amicizia, amore e gioia. Mangiare in compagnia dei miei cari mi da calma e forza. Come onde del mare iniziano a scorrere anche i nostri discorsi. Alcuni di loro si esauriscono in fretta, altri si infrangono contro uno scoglio e ritornano indietro. Girano come turbini per poi dissolversi, travolti da altre correnti. Sono arrivata da poco a casa di Clelia e la tavola è già imbandita. Le faccio notare che sta piovendo. Da lì a poco dovremmo uscire insieme. Le racconto che sono venuta in bici ma anziché pedalare, ho preferito spingerla.

Con un leggero imbarazzo le spiego che non avevo voglia di portarmi dietro un ricambio e di avere una borsa troppo pesante. Il mio portapacchi è attualmente fuori uso: è saltata una vite. L’ho persa qualche giorno fa.

Clelia mi guarda e sorride. Le sto raccontando qualcosa che conosce bene. Sa che io e le viti non abbiamo un buon rapporto. Mi chiede: “Com’è successo?” “Mancanza di cura” rispondo. Al mio portapacchi attacco spesso borse pesanti senza controllare lo stato delle viti. Così facendo qualche settimana fa, se ne è staccata una. Non so esattamente quando sia successo. Un giorno, ad un certo punto ho iniziato a sentire cigolii e un sibilo costante. Poi mi sono accorta che il portapacchi toccava la gomma posteriore. Ora l’ho fissato al telaio con delle corde ma in questa condizione posso solo andare in un’officina a chiedere una nuova vite.

Finisco il racconto e la guardo con lo sguardo abbattuto: “Continuo a non saper curare e gestire la mia bicicletta”. Mentre termino la frase rifletto sul fatto che, in ogni situazione, la cura dei piccoli dettagli influisce sul risultato finale. Non importa se si parla dell’allenamento di un atleta, del lavoro o di una relazione. Sono, per esempio, il regolare gonfiaggio delle gomme, la costanza nel mettere chilometri e riposarsi, il pulire il pavimento in modo sistematico e la metodica comunicazione che fanno la differenza.

Personalmente questi concetti nella teoria li conosco. Per metterli in pratica talvolta mi mancano le forze. Queste le detraggo dall’amore. Sentirmi ascoltata e supportata mi dà energie, solidità e salute. Mentre parlavo e pensavo, Clelia mi guardava dolcemente, senza giudicarmi o rimproverarmi. Il giorno dopo mi sentivo più vitale e senza neanche accorgermene ero in un’officina. E così, ancora una volta fu una zuppa d’amore che mi diede la forza per fare un passettino in avanti.

Clara rimette la vite al portapacchi

Clara

Leggi anche “D’altronde non è sempre giorno”

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