Le nostre interviste – 10 domande a Giulia Marchesoni

 10 domande a Giulia Marchesoni

Abbiamo rivolto le nostre 10 domande a Giulia Marchesoni, atleta trentina, classe ’92, in forza al GS Orecchiella Garfagnana.
Forte atleta che specialmente nelle prove di montagna riesce ad esprimersi ad altissimi livelli.

1. Qual è stato il migliore allenamento della tua carriera?

Quando una mattina d’estate sono partita da casa da sola e ho percorso tutta la Vigolana (la mia montagna di casa) per un totale di 35km e 2200D+ tutti in solitudine (tranne qualche animale incontrato nel bosco) e autosufficienza. Però questo più di un allenamento la considero un’esperienza di vita.

2. E quello più duro che hai fatto?

Ora non mi viene alla mente un allenamento specifico, ma sicuramente per me i più duri sono gli allenamenti di velocità, le ripetute e i cambi di ritmo (preferisco macinare chilometri). Poi però quando li porto a termine sono felice e soddisfatta.

3. Che percorsi prediligi fare in allenamento?

In allenamento prediligo i percorsi mossi e collinari. Sentieri e strade sterrate sono il mio pane; cerco di evitare il più possibile l’asfalto e i centri abitati.

4. Che tipo di allenamento preferisci?

Gli allenamenti a sensazione sono i miei preferiti, mi immergo completamente nella corsa: io e il bosco diventiamo una cosa sola. Riesco a non pensare a nulla e mi concentro molto sulla respirazione e sui suoni della natura.

5. Ti piace di più allenarti da sola o in gruppo?

Preferisco allenarmi da sola perché la corsa è quel momento della giornata che dedico completamente a me stessa e che mi permette di liberare la mente da tutti i pensieri della giornata. Qualche volta corro volentieri anche in compagnia, però in questo caso sono più le chiacchiere che i chilometri macinati.

6. Qual è stata la tua miglior gara?

La Latemar Mountain Race 2022. Una gara che sono riuscita a correre tutta con il sorriso, che mi ha regalato veramente tanto; dagli atleti/amici che ho incontrato lungo il tracciato e hanno corso con me, dal tifo mozzafiato, dal tracciato impegnativo, tecnico ma stupendo. Quando ho tagliato il traguardo ho pianto dalla gioia.

7. Quella più bella a cui hai partecipato?

La Transcavallo Run, una gara da svolgere a coppie, a cui ho partecipato con mio fratello. Tre salite ripide con altrettante discese particolarmente tecniche e posti veramente selvaggi e unici. Il tutto reso ancora più magico dalla condivisione, oltre che della fatica, anche di una bellissima vittoria.

8. Un aneddoto relativo ad una gara?

Maddale Sky Marathon 2018 (mi sembra) ad un bivio ho sbagliato strada (ma io comunque ero convinta di essere sul tracciato di gara), dopo qualche chilometro mi si accosta il fuoristrada dei vigili del fuoco e il volontario mi invita a salire per riportarmi sul tracciato giusto. È stata un’ esperienza simpatica.

9. Se ti ricordi dei sogni che fai ce ne racconti uno relativo alla corsa?

C’è un sogno che faccio spesso, sono io che corro su una cresta di una montagna però ho almeno trent’anni più di adesso. Spero tanto che questo sogno si possa avverare, spero di poter correre per tutta la vita (certamente ad altri ritmi ma comunque correre).

10. Cosa ti regala la corsa?

La corsa mi regala tanta tanta felicità. È la mia psicologa, ci sono momenti in cui penso che solo la corsa riesca a capirmi veramente. La corsa è la mia valvola di sfogo, mi rilassa ma allo stesso tempo mi da un’energia indescrivibile.

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