La posta di Spirito Trail/Santucci
domanda
Ciao, Mi chiedevo se ha senso l’affermazione “correre forte per correre a lungo”. Cioè, vien da pensare che allenare la propria potenza aerobica massima abbia dei vantaggi anche per chi fa resistenza, perchè chi ha una potenza massima elevata ne usa una frazione piccola quando fa gare di gran fondo come un ultratrail, favorendo il consumo dei grassi e quindi la durata della prestazione. Il ragionamento ha un qualche senso? Di solito di tende a fare il contrario, cioè chi fa gare lunghe fa anche allenamenti lunghi e lenti. Grazie
risposta
Ciao, nei programmi di allenamento dove entra in gioco la resistenza, e faccio riferimento anche a gare che durano solo pochi minuti, bisogna considerare lo sviluppo di tutti gli elementi base. Occorre quindi una preparazione atletica a largo raggio ove niente può essere trascurato.
La cosa che cambia in ragione delle gare che finalizziamo è la percentuale dei mezzi che inseriamo nel tessuto programmatico e la frequenza di richiamo nella stagionalità.
In ragione di questo, allenare la potenza aerobica non solo è utile, ma diventa un obbligo imprescindibile per chi fa ultratrail. Una cosa è curare l’aerobico puro in ogni suo aspetto ed un’altra la cilindrata. Solo unendo tutto nel modo giusto e con la giusta ciclicità si può arrivare ad avere grande efficienza per tragitti lunghi.
Aumentare la potenza in regime di ossigeno, contribuisce notevolmente ad accrescere la quantità energetica disponibile. Il segreto per correre o camminare velocemente e a lungo, è dato dalla combinazione della salute articolare e muscolare con la capacita di saper produrre ritmo e ciò, senza la cura della potenza aerobica, non è certo possibile.
Massimo Santucci
Pubblicata sulla rivista Spirito Trail