

Il CPK è rilevato attraverso le analisi del sangue. E’ un valore utile al podista poichè identifica la salute muscolare. Non c’è assolutamente da spaventarsi però se il dato è alto; dopo allenamenti impegnativi o gare è normale trovare un valore completamente fuori norma.
Il CPK è un enzima endocellulare contenuto prevalentemente nel tessuto muscolare, scheletrico e cardiaco e in piccole percentuali anche in quello cerebrale.
IL CPK catalizza lo scambio di fosfati tra la creatina e l’ATP svolgendo un ruolo fondamentale nelle funzioni energetiche cellulari.
Il suo valore viene analizzato attraverso le analisi del sangue.
I valori normali variano tra 10-70 U.I/L.
Quando questi valori superano di 5 o più volte la norma, c’e’ pericolo di miopatie, infarti del miocardio; con valori un po’ più bassi, che superano quindi di 2-4 volte i valori normali si rischiano cardiopatie, embolie, edema polmonare, ipotiroidismo, infarto…
Queste alterazioni, colpendo il tessuto muscolare, spesso riguardano gli atleti in quanto il CPK è un enzima muscolare che aiuta la ricostruzione delle fibre muscolari quando sono danneggiate, quindi quando è superiore alla norma indica un danno muscolare.
Si possono avere manifestazioni di crampi.
Danila Bernieri