

La stagione del triathleta
Il periodo preparatorio
L’intera stagione del triathleta si suddivide in 3 fasi che variano a seconda del periodo
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periodo preparatorio
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periodo agonistico
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periodo rigenerante
Il periodo preparatorio si suddivide a sua volta in altri sottogruppi che non sono altro che fasi in cui si va a sviluppare tutti i nostri skills, (abilità). Tra i vari passaggi da una fase all’altra non ci devono essere improvvisi stravolgimenti di lavori. É assoluta capacità dell’allenatore, miscelare l’avvicinamento tra una fase e l’altra e individuare il giusto richiamo delle qualità già sviluppate in modo che esse diventino il collante tra progressività e miglioramento.
Nel periodo di costruzione generale, da novembre a gennaio, è fondamentale aumentare la capacità aerobica e dedicare gran parte della seduta alla tecnica, soprattutto nel nuoto.
Il maltempo ci aiuterà in questo, in quanto il tempo che avevamo per le uscite in bici verrà a nostro vantaggio trasformandosi in tecnica, tecnica, tecnica. Anche nella corsa sarà fondamentale costruire una base solida di lavoro mettendo da parte ripetute e combinati che riprenderemo poi verso febbraio.
Vediamo come affrontare questo periodo nelle tre discipline:
Nuoto: propongo un esempio di allenamento per questo periodo per atleti di medio livello
300 sl
600 esercizi
200 gambe
2×600 1palette e pull boy 1 completo respirazione 2/5
100 sciolti
10×50 andata esercizi rit stile rec 10”
100 sciolti
10×50 misto stile rec 10”
200 gambe
100 sciolti
Come si può osservare si dedica molto tempo alla tecnica di nuoto con i vari esercizi. Gli esercizi devono essere vari e eseguiti lentamente per permettere al gesto di elevare una buona sensibilità. Importante è anche la trasformazione dell’esercizio applicandolo subito alla nuotata (es: andata nuoto a stile a pugni chiusi ritorno stile completo).
Essere osservati da una persona competente a bordo vasca è un vantaggio ulteriore.
Nella stessa seduta inserisco anche del fondo (qui presento 2×600 ma a seconda del livello si incrementa o diminuisce il carico in forma e sostanza) che è fondamentale per incrementare la nostra capacità di resistenza.
Le gambe possono essere eseguite con o senza pinnette e sono ok tutti gli stili.
Logicamente questo programma non è una regola fissa, nel ciclo settimanale troveremo sedute dove sacrificheremo la tecnica per lo sviluppo di tutte le altre qualità o viceversa. Questo è solo un esempio che ha lo scopo di far capire in che direzione è importante andare.
La percentuale di tecnica deve essere dosata in merito alle volte che l’atleta nuota.
Se nuota 3 volte, dedicare almeno il 50% della seduta alla tecnica 1 volta le altre 2 volte sono sufficienti 500 metri.
Se nuota 4/6 volte dedicare 2/3 sedute alla tecnica con almeno il 50% del lavoro complessivo
Se 2 o inferiore cercare di trovare il giusto compromesso inserendo una parte di esercizi senza trascurare il corpo centrale dell’allenamento.
Bici: direi che uscite in agilità sono le più indicate nel periodo di costruzione generale. In agilità perchè si va alla ricerca di una base, molto aerobica-resistente in modo da preparare il terrero a tutti quei lavori di qualità che andremo a trattare dopo gennaio. Due uscite sono ideali in questo periodo per un atleta di livello medio. 800 km /1000 km sono il carico ideale per “preparare la gamba”.
Corsa: nel periodo preparatorio sarà necessario costruire la nostra base con lavori aerobici con lo scopo di fare volume. Fondamentali saranno anche tutti quei lavori che stanno nella fascia tra la soglia aerobica e la soglia anaerobica. Un mezzo pregiato è il fondo medio.
In atletica questo periodo è chiamato Fase Aerobica e i lavori da svolgere sono questi:
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Lunghi
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Progressivi
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Fartlek (liberi, senza determinare scatti o ripartenze)
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Collinari
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Medi
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Andature / Propriocezione / Esercitazioni tecniche
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Mezze maratone e maratone (per atleti evoluti o ben allenati)
Esempio di settimana di allenamento
1a 50′ corsa lenta + allunghi di 15” recupero 1′ camminando
2a riscaldamento + 8 km di medio + defaticamento
3a 1h corsa lenta dopo 30′ 8×1′ variazione recupero 2′ corsa lenta
Disponendo di una 4a seduta: 20′ corsa lenta + esercitazioni tecniche + 20′ corsa lenta
di Santucci Running