Rapide evasioni

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A metà settimana, se riesco, scappo verso la pineta per correre. Un’incursione rapida, al massimo 10 km. In un attimo via dallo studio per ritrovarmi da solo a respirare gli alberi ed il mare. Per staccare dalla corsa corro, cosa strana…

Per distogliere attenzione da una cosa la pratico… Storie che fanno sorridere.
Cose per persone fortunate, come me. A volte mi interrogo, forse dovrei trovare “stacchi diversi” come un altro tipo di sport oppure proprio un qualcosa di diverso. Un hobby non sportivo… ma in realtà sono pensieri che durano lo spazio di un attimo.

Il richiamo della corsa è totale. Scappo dalla scrivania… pantaloncini, maglietta e scarpe. Non occorre altro, basta solo un briciolo di tempo. La mente se ne va subito verso ogni spazio. Sconfina. A volte richiama il passato tornando ad allenamenti e gare. A volte a tutt’altro. Dai bilanci di una vita, alle cose da fare assolutamente in giornata o ad ascoltare qualche muscolo che, statene certi, almeno uno fa sempre male.. Avete mai conosciuto un corridore che non abbia un problema o che non si lamenti?!

Ogni atleta sembra un insieme di acciacchi, ma non gli dire di stare a riposo perché ti fulmina con lo sguardo. Il corpo a volte protesta, ma quando si dice che la corsa è una droga è abbastanza vero. Ad ogni infortunio c’è la promessa solenne di fare allungamento, sciogliere con il foam roller ed utilizzare ogni pratica che esista per ridurre le tensioni muscolari, ma il runner ha memoria corta.

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Torno un attimo alla mia corsetta. Alla sua conclusione.

Subito a casa per rapida doccia e, ancora di corsa, verso lo studio. Riattivo il telefono ed ecco subito che sono indietro con il lavoro… tanti messaggi dagli atleti, richieste di modifiche al programma, comunicazione di dolori misteriosi insorti nell’ultimo allenamento o “semplici SOS” di ansie pre gara. In poco più di un’ora sembra il caos.

Ma tutto sotto controllo. In fin dei conti la giornata ha saputo offrire un’ora di piacere assoluto. Poi chissà, mi domando, come mai la corsa attragga così tanto. Se ci pensiamo sono dei passi uno dietro l’altro, ripetitivi e volendo monotoni, nessuna esperienza shock come ammirare un quadro, perdersi in uno spettacolo teatrale o fare un percorso nel gusto…ma di fatto siamo rapiti dalla corsa, perché?

..quel petto che si gonfia e le gambe.. quando pesanti, quando elastiche.. e quel far fluire una falcata libera, senza confini.. quel sentirsi tutto ed ora. Sensazioni totalizzanti. Quella vitalità che si impossessa di noi e ci fa percepire un benessere assoluto. Ci mette di buonumore, ci strappa ai pensieri ed alle ansie. Ci coccola. Non ci chiede niente, ci dà tutto.

Massimo

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