#atletadelgiorno: Alessandro Simoncelli

Alessandro Simoncelli in montagna

“Mi chiamo Alessandro Simoncelli. Sono cresciuto ad Albino, un paese della Valle Seriana, in provincia di Bergamo, città nella quale, attualmente, abito. La montagna ha sempre accompagnato la mia crescita e il Trail è un modo per godere delle sue molteplici meraviglie. La meraviglia è anche nelle persone che popolano e alimentano questo ambiente, come la società di cui faccio parte “Gaaren #beahero” la quale promuove valori che la rendono, come dice il “mister”, molto di più che un gruppo di corsa (ma invito a visitare il sito). La mia “comfort zone” sono i Trail su lunga distanza, le cosiddette Ultra. Ho una buona resistenza e difficilmente mi annoio, anzi, qualche chilometro in più lo farei sempre volentieri. O quasi.”

  • Alessandro Simoncelli
  • Alessandro Simoncelli

Alessandro ci concede qualche minuto del suo prezioso tempo per una breve intervista a CorseInVetta

Qual è il tuo primo ricordo legato alla corsa? E il più bello?

Il test di Cooper alle scuole medie (preciso che avrei preferito prendere pallonate in faccia da tutta la classe). Ricordo bene anche il sapore dell’acido lattico alla corsa campestre: con i ricordini delle vacche fu, di fatto, una corsa ad ostacoli. 

Ricordi quando hai deciso che questa passione ti avrebbe accompagnato per tutta la vita?

No, semplicemente perché la mia passione primaria è sempre stata la montagna e, a correrci sopra, mi ci sono ritrovato “per caso”. Partecipando alla “Vaccaro Sky Walk” una corsa di paese con il tracciato che collega Parre (Valle Seriana) al rifugio Vaccaro in 9 km e 800 metri di D+. Una sola salita con festone finale a base dei locali e tipici Scarpinocc. 

Pratichi Trail? Se sì, quando ti sei avvicinato a questa disciplina?

Pratico principalmente Trail, su lunga distanza. Mi sono avvicinato gradualmente, partendo dai giri domenicali ai rifugi con polenta e brasato, arrivando a guardare km, ore e dislivello succhiando gel e barrette.

Preferisci allenarti da solo o in gruppo?

Da solo. Cerco di concentrarmi bene negli allenamenti specifici e credo che la corsa sia una sorta di “meditazione occidentale” ma sono parte di una squadra fantastica chiamata “Gaaren #beahero” e ogni giovedì sera ci si allena insieme. Mi ricordano quanto l’unione faccia la forza e quanto sia bello condividere la passione.

Hai una gara che ti porti nel cuore?

La “Istria 100K” di quest’anno (2024). La soddisfazione è stata tanta, la prestazione ottima (7° assoluto, 1° tra gli italiani) e l’assistenza della mia ragazza Elisabetta magistrale e salvifica. Inoltre è stato un bel viaggetto in Croazia.

Hai un luogo dove preferisci allenarti?

La pista ciclabile vicino a dove lavoro, mi sento sempre al sicuro. Mi porta al lavoro da casa e dal lavoro a dove sono cresciuto, seguendo il Serio (fiume della Valle Seriana). È il posto perfetto dove fare i classici lenti di recupero o scarico.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Le prossime gare saranno: “La Thuile 70K” e “Mallorca Serra de Tramuntana” (1 novembre, giorno del mio compleanno).

Conosci anche “#atletadelgiorno: Tiziana Franzetti

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