
Non importa la meta (traguardo) è il percorso a donare gioia. Se la soddisfazione di un giorno (gara) significa solo sacrificio, non ne vale la pena. Preparare una gara è cercare di accrescere le capacità del proprio corpo, se andrà male non si azzerano gli emozionanti mesi di preparazione.
L’allenamento dev’essere felicità, divertimento. Corsa aerobica che regala ossigeno, corsa lunga per stare con i propri pensieri. Fartlek per evadere in natura, variazioni di ritmo per disciplinare una fantastica pioggia di cambi di velocità. E poi ripetute, alternati, intermittenti….per non parlare di allenamenti in salita, spiaggia, campestre…
Corse per attingere ogni cosa…e per chi dice: “Ma chi te lo fa fare?” non rispondiamo….corriamo.