È sempre bello e formativo indagare sull’allenamento dei campioni del passato.
Basta qualche dato per fare una “foto” dell’atleta e comprendere la stesura di un allenamento. Questo può dare il via a riflessioni e magari aggiungere conoscenze.
In queste righe andiamo in Spagna parlando di due grandi interpreti dei 10000 metri, ma soprattutto della maratona.
Mi riferisco a Martin Fiz e Abel Anton. Siamo negli anni ’90. Due atleti indubbiamente colmi di talento e che sapevano interpretare brillantemente le dinamiche gara.
Soprattutto le gare di campionato, a parità di valori, fanno emergere chi sa muovere le pedine al meglio.
Loro erano bravi in questo, come tanti altri atleti iberici lo sono stati nelle prove di mezzofondo.
Martin Fiz lo riassumiamo con questi personal best:
- 10.000 metri: 27’49”
- Mezza Maratona: 1h01’08”
- Maratona: 2h08’05”
Titoli basta citare:
- Campione Mondiale ed Europeo di maratona
Ed eccoci ad Abel Anton: Anche per lui subito due dati. Ecco i pb più rappresentativi:
- 10.000 metri: 27’51′′
- Maratona: 2h07’57”
Titoli conquistati:
- 2 volte Campione del Mondo di maratona e Campione Europeo dei 10000 metri
Si parla di due fondisti piuttosto completi che vantano grande equilibrio fra la base veloce e la capacità resistente. Tuttavia è dal versante estensivo che proviene la propria fortuna atletica.
Indaghiamo su alcuni loro allenamenti (pubblicati da en.triatlonnoticias.com)
In fase di preparazione ai 10000 metri facevano un lavoro di sintesi 5 giorni prima della gara che indicativamente veniva rappresentato in questo modo:
- Anton: Riscaldamento + 2×3000 metri con recupero di 4′. Tempo di riferimento per le prove 8’05/10” e quindi passo un filo sopra i 2’40” per girare appena sotto il passo gara
- Fiz: Riscaldamento + 3×2000 metri in 5’20” (2’40”) + 1×1000 metri in 2’35”. I recuperi erano fissati intorno a 3’30”
Vediamo in entrambi i casi una ricerca di velocità prossime all’andatura gara, ma cercando un po’ più di anaerobico per preparare i finali gara.
Diamo uno sguardo anche alla rifinitura maratona. Questi allenamenti erano espressi 8 giorni prima della maratona.
- Anton: Riscaldamento + 2×6000 metri a 2’48/50” al km con recupero di 4′
- Fiz: Riscaldamento + 2×4000 metri + 1×5000 metri. Il recupero era di 4′ ed il ritmo per i 4000 metri di 2’58” km; mentre per il 5000 metri di 2’52” al km.
Notiamo anche in questi allenamenti come incida l’estrazione veloce degli atleti che abbiamo preso in esame. Ritmi più lenti per la rifinitura maratona (rispetto ai 10000 metri) tuttavia piuttosto veloci confrontandoli con quelli che poi avrebbero tenuto nei 42 km. Il motivo, oltre che per mantenere viva la potenza aerobica e la possibilità di azioni in gara, è da ricondurre alla ricerca della forma in prossimità della gara. “Sveltire” senza snaturare il percorso che sta a monte, in genere facilita la ricerca della massima condizione in coincidenza con l’evento programmato.
Leggi anche “I lavori veloci per il fondista“