
Spesso la corsa è associata al sole, alle belle giornate e all’aria aperta, ed effettivamente il running esprime tutto il suo potenziale proprio quando la temperatura è mite ed il cielo è terso. Eppure, ogni vero runner sa che una delle componenti fondamentali per portare avanti quest’hobby è la dedizione: non ci si può lasciar scoraggiare dall’inverno, dalla pioggia e dalle temperature basse, e anche quando fuori fa buio prima delle 17 bisogna allacciarsi le scarpe e uscire a correre!
In questo articolo tratteremo del praticare attività fisica in inverno, scoprendo perché si è più soggetti ad ammalarsi facendo sport e come poter evitare, per quanto possibile, il classico malanno di stagione.
Perché d’inverno ci si ammala di più?
Innanzitutto bisogna chiarire che, come la pandemia ci ha in questi anni dolorosamente insegnato, in inverno batteri e virus sopravvivono più facilmente. Non è tanto il freddo a farci ammalare, infatti, quanto piuttosto l’abbassamento delle nostre difese immunitarie, il quale favorisce l’essere attaccati dai suddetti batteri, dovuto ad alcune particolari condizioni: per prima cosa vi sono gli sbalzi di temperatura, che anche col riscaldamento spento determinano un’escursione termica tra gli ambienti chiusi e l’esterno di diversi gradi. In seconda battuta, proprio a proposito degli ambienti riscaldati, essi sono solitamente saturi di aria secca, la quale crea uno scompenso con l’umidità esterna. Queste due condizioni hanno il medesimo effetto: le mucose che proteggono naturalmente le vie respiratorie si asciugano e siamo più soggetti ai batteri presenti nell’aria, i quali, non trovando più una barriera naturale, riescono a proliferare. La corsa in esterna, dunque, accentua tutto ciò: infatti, usciamo da un ambiente secco e riscaldato e ci esponiamo ad uno sbalzo termico, per poi iniziare la corsa, la quale causa un’accelerata respirazione, che favorisce l’entrata in circolo dei batteri. Come ovviare, quindi, a questo fatto?
Consigli su come praticare attività fisica in sicurezza
Incominciamo dal vestiario. Una delle parti più sottovalutate e poco protette è la testa, la quale è uno dei punti di massima dispersione del calore. Per ovviare a ciò si può utilizzare un cappellino tecnico da running.
In generale è necessario evitare il cotone, in quanto non è traspirante e, anzi, una volta assorbito il sudore restituisce una sgradevole sensazione di bagnato sulla pelle. Al contrario, per la vestizione bisogna utilizzare la tecnica degli strati: incominciamo con una canotta o maglietta tecnica e traspirante, e proseguiamo aggiungendo quanti strati servono, in relazione alla temperatura esterna, sempre in tessuto termico che aiuta a mantenere il calore corporeo e a lasciare traspirare la pelle. Ricordiamoci sempre, però, di non esagerare con gli strati. Se dovessimo invece decidere di correre sotto la pioggia è consigliabile, per quanto possibile, scegliere k-way o giacche a vento.
Per la parte inferiore del corpo è bene evitare il pantaloncino corto e optare per una calzamaglia lunga da running, sempre in tessuto traspirante. Per quanto riguarda le scarpe, invece, è bene attenersi alle calzature da running cui siamo abituati.
Un aspetto piuttosto sottovalutato della corsa nella stagione invernale è l’idratazione. Con il freddo, è vero, si ha una sensazione di sete piuttosto bassa. Ciononostante, bisogna considerare che durante l’attività fisica produrremo comunque sudore, dunque reidratarsi risulterà fondamentale.
Per quanto concerne la respirazione, è importante che essa sia controllata e non affannata. È necessario cercare di inspirare col naso ed espirare con la bocca, proteggendo quest’ultima per quanto possibile con indumenti a collo alto quali la sopramenzionata calzamaglia da running.
Da non sottovalutare è anche la questione della scelta dell’orario. Chiaramente gli impegni lavorativi di tutti i giorni possono costringerci ad optare diversamente, ma se possibile dovrebbero essere scelte per la corsa le ore più calde e miti della giornata, indicativamente da mezzogiorno alle due.
Infine, proprio per la questione trattata nel paragrafo iniziale, diventa ancor più fondamentale operare un riscaldamento casalingo prima dell’allenamento, e concludere la sessione con dello stretching, evitando di trattenersi all’aperto ma eseguendolo anch’esso nel comfort e nel calore di casa. Potete leggere di più sull’argomento qui.
Ora che conoscete tutto ciò che c’è da sapere, dunque, potrete continuare a praticare la corsa nei mesi invernali in tutta sicurezza e coscienza. Buon allenamento!