
Nelle sessioni esplosive in salita il muscolo lavora in modo pieno, nello spazio di pochi secondi si riempie di scorie. L’ossigeno scarseggia, gira la testa e la voglia di interrompere la seduta è forte, ma la motivazione va sempre oltre il pensiero di resa.
Martedì 15 Dicembre 2015
Cambiano le stagioni e nella corsa è giunto il periodo di integrare gli allenamenti con sedute dedicate alla forza.
Oggi infatti abbiamo dedicato l’allenamento agli sprint in salita, e quale posto migliore se non “Il Valentino”…. per chi non la conosce è un tratto di salita di circa 200 mt che si trova nei pressi di Stiava, con pendenza del 12-14 % .
Ritrovo a Pian di Conca dove abbiamo corso 20′ di riscaldamento nel tratto pianeggiante…
Sabrina, rientrata dopo 10 giorni di pausa, doveva correre l’anello, di circa un chilometro, che prevede la salita in questione con il tratto campestre in saliscendi, senza forzare per non affaticare troppo il piede.
Luca Rodaro e Daniele Trevisani dovevano correre 8 x 300 nel tratto campestre senza spingere al massimo.
Io avevo gli sprint in salita, 4 x 80 mt, 4 x 60 con recupero di 2′, ho concluso con 2 x 400 e 2 x 200 nel tratto campestre.
Leanna doveva correre 8 x 80 mt in sprint con recupero di 2′ e 1 x 200, praticamente tutta la salita, che ha chiuso in 53”. Al termine 1 x 2.000 nel tratto campestre.
Tania aveva 6 x 30 mt in sprint e 5 x 200 campestri.
Antonio Bianchi doveva correre 2 serie di 5 x 80 con recupero di 2′ e 3′ tra le serie, al termine 25′ in leggera progressione di ritmo.
Maurizio Guidi aveva 4 x 1.000 nel tratto di strada in salita che conduce a Bargecchia, correva i primi 500 mt nel tratto pianeggiante e concludeva i 500 mt finali in salita.
Massimo ha corso con noi il riscaldamento e poi ha seguito le nostre prove, correggendo gli errori, consigliandoci sul metodo di affrontare le salite e fornendoci di dettagli utili che il tipo di seduta richiedeva.
Abbiamo concluso con 15′ di defaticamento fino a tornare al punto di partenza.