La mia prima Ultra: Piglione Trail

È con poco preavviso, giusto qualche giorno prima, ma sentendomi preparato, che decido di prendere parte all’edizione 2023 del Piglione Trail. I monti sopra Camaiore (monte Piglione e monte Prana) li conosco, in qualche occasione ho anche avuto modo di correre lungo i loro sentieri ma mai partendo dal versante “lucchese” della montagna. Si perché il tracciato di questa prova, con partenza e arrivo presso il campo sportivo, nella località di San Rocco in Turrite (LU), dopo una prima parte sui sentieri Apuani, ridiscende le cime più alte per un sali-scendi continuo nella bassa valle, alla scoperta di tanti piccolissimi borghi e frazioni.

Partenza alle prime luci dell'alba
Partenza alle prime luci dell’alba

Una settimana di vento e piogge torrenziali e un fondo che sicuramente si prospetta viscido e fangoso non mi spaventano nell’intenzione di cimentarmi nella prova Ultra di 55km +3000m di dislivello (36km +2000m e 19km +1000m le altre due distanze). Una gara che sicuramente è al di fuori dalle abitudini e dall’esperienza di cui posso vantare, ma non mi pongo obiettivi specifici o aspettative particolari, spero solo di godermela!
Per gare di endurance così lunghe la preparazione atletica è solo una parte delle doti che bisogna possedere; una dose generale di esperienza su queste distanze e terreni, uniti a una preparazione specifica di altri fattori come materiali e alimentazione, sono altrettanto essenziali.
Ed è allora che subito dopo l’iscrizione mi premuro di visionare bene il tracciato e la planimetria del mio percorso, soffermandomi soprattutto sull’andamento altimetrico della gara, sulla varietà del terreno da affrontare e su altri punti chiave della prova. Sapere cosa ci aspetta, nella giusta dose, ci può aiutare a regolare lo sforzo senza farci intimidire troppo.
Altro passaggio fondamentale è la verifica dei materiali: come prima cosa si provvede a prendere tutto il materiale obbligatorio richiesto dall’organizzazione, poi si comincia a scegliere gli accessori personali come scarpe, zainetto, pantaloncini, maglietta tecnica, calzini… Su gare particolarmente lunghe e impegnative suggerisco anche di far fronte a eventuali imprevisti che potrebbero impedire di portare a termine la gara come vesciche, sfregamenti, abrasioni. Come ultimo step si provvede a recuperare tutti gli integratori o snack ritenuti necessari per portare a termine la prova, con il consiglio di aver avuto già modo di testarli in altre occasione onde evitare effetti collaterali.

Un ultimo controllo a poche ore dalla gara e si parte!

55km sono lunghi e non faccio altro che ripetermelo ad ogni singolo passo sin dall’inizio, ed è così che dopo soli 500m vedo sfilare via un gruppetto di 5-6 atleti e qualche faccia un po’ perplessa nel non vedermi tra le posizioni di testa. Ma oggi il risultato e la prestazione non mi interessano!
I primi 20km circa sono probabilmente i più impegnativi sia da un punto di vista altimetrico sia per il fondo scivoloso e particolarmente sconnesso, questa frazione culmina con il passaggio alla croce della vetta del Piglione (1184m s.l.m.), monte da cui il trail prende il nome. Con regolarità ed un’andatura di corsa “economica” piano piano recupero posizioni e dopo 1 ora di gara mi ritrovo già a competere per il podio; al passaggio in vetta sono circa a 3’ dalla prima posizione di Daniel Jung (vincitore del Tot Dret 2023!). Qui inizia la seconda fase, come già anticipato, molto movimentata con brevi sali-scendi continui e il passaggio in numerosi borghi. Alcuni tratti, per chi ha saputo gestire bene la gamba, regalano parziali piuttosto veloci e ciò mi permette, con mia sorpresa, a circa 30-32 km di gara, di passare in testa! Continuo con la stessa andatura per un’altra ora consapevole di poter gestire, a meno di eventuali imprevisti, lo stesso sforzo fino al termine della competizione. Gli ultimi km restano comunque i più impegnativi a livello energetico, e non nascondo di cominciare a invocare, a circa 10km dal traguardo, lo striscione di arrivo.

Uno dei passaggi all’interno dei numerosi borghi

Porto a termine la gara in sicurezza, regalandomi una bella vittoria ma soprattutto una bella mattinata! Ai traumi e ai postumi che il percorso mi avrà regalato ci penserò in un secondo momento!

Arrivo a braccia alzate dopo oltre 5 ore e 30′ di gara

Link risultati ENDU: https://www.endu.net/it/events/piglione-trail/results

Riporto con piacere anche il breve commento alla gara di due grandi atleti, nonché compagni di squadra (G.S. Orecchiella Garfagnana) vincitori delle altre due prove più brevi dell’edizione 2023 del Piglione Trail.


Filippo Carloni (vincitore Long Piglione Trail):
“Dopo le piogge degli ultimi giorni, il terreno già tecnico di per se, mi ha messo a dura prova.
Volevo migliorare il tempo dello scorso anno, ma mi sarei dovuto prendere diversi rischi, soprattutto in discesa, e visto il vantaggio ho preferito non farlo, un volo è stato più che sufficiente !
Le sensazioni sono state buone, ho corso tutta la gara in solitaria godendomi i paesaggi e i borghi.
Organizzazione come sempre eccellente, grazie a tutti i volontari !”

Marco Guerrucci (vincitore Short Piglione Trail):
“Ieri come lo scorso anno mi sono trovato al comando della gara, in un percorso discretamente segnalato e corribile. I miei sinceri complimenti a tutta l’organizzazione del Piglione Trail.”

Da sx verso dx: Ilian Angeli, Marco Guerrucci, Filippo Carloni

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